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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 6/5/2010 ● Click 1776

PD: "chi governa Guglionesi?"


PD Guglionesi © FUORI PORTA WEB

Dopo due anni dall’inizio dell’esperienza amministrativa a guida Antonacci, (...quello che nei comizi elettorali azzardava bizzarri paragoni calcistici promettendo una immaginifica vittoria di Guglionesi..verso dove… ?), crediamo sia maturo il tempo per tracciare un primo giudizio complessivo.
L’azione di governo fin qui svolta, guardando alle pochissime cose effettivamente realizzate ed alle modalità seguite alimenta domande di fondo: chi guida ( davvero!!) l’amministrazione comunale? per chi e per che cosa? per la realizzazione del bene comune o di altro?
L’attuale Sindaco, ad onor del vero, oltre a generici proclami con linguaggi dubbi ed improbabili, non ha mai esplicitato gli obiettivi strategici e le linee d’intervento attraverso una dichiarazione programmatica. Che pure sarebbe risultata doverosa, anche per adempiere a definiti obblighi di legge
Ed allora, per forza di cose, utilizzeremo il criterio dell’analisi dei provvedimenti fin qui assunti e cercare un significato nelle conseguenze prodotte.

Tra i provvedimenti assunti:
1 - Assunzioni clientelari e nepotistiche che rispondono più all’esigenza di fornire un reddito agli assunti che a rendere servizi più efficienti ai cittadini;
2 - Affidamenti di opere pubbliche (assolutamente poco significative) senza le necessarie procedure di trasparenza e la verifica dell’economicità privilegiando il criterio di appartenenza/affiliazione: politica e famigliare;
3 - Il taglio del nastro nella inaugurazione del nuovo Cinema Teatro (che non è stato costruito in tre mesi come ha affermato il sensazionalista Antonacci). Aspettiamo ancora la certificazione relativa alla sicurezza ed una qualche idea che ne garantisca l’efficienza gestionale.
4 - Il taglio del nastro nella inaugurazione del criticato impianto di stabilizzazione dei rifiuti solidi.
5 - Gestione dei servizi di manutenzione del territorio (rifiuti, pulizia, verde, ecc) concepiti secondo le vecchie logiche dell’approssimazione per scarsa professionalità;
6 - La festa dell’albero e il rilancio della Pro-loco;
7 - La rinuncia a fare del plesso B dell’ex scuola media un Casa di Riposo per anziani o una casa famiglia per disabili rimasti soli, cosi com’era stato deciso da un consiglio comunale;
8 - Il rattoppo di qualche strada rurale e di qualche buca nella viabilità cittadina;
9 - Smantellamento del servizio della polizia municipale e totale anarchia nel controllo della viabilità e del traffico;
10 - Miglioramento del lago con la introduzione di esemplari di fauna acquatica;
11 - Raddoppio dell’indennità al Sindaco ed agli assessori;
12 - Contributi alle associazioni amiche;
13 - Aumento di spese per la gestione del tempo libero e serate danzanti;
14 - Riduzione delle spese per servizi a favore degli anziani e disabili, ecc.;
15 - Completamento parziale di alcune opere dell’amministrazione precedente con modifiche di dubbia legittimità sul piano formale e sostanziale (l’ex scalinata di accesso a P.zza S.Chiara). Una modifica, la cui estetica offende oltre il buon gusto persino la morale.
16 - Via libera alla definitiva trasformazione del nostro territorio in parco eolico e fotovoltaico selvaggio. (Si parla di 85-120 pali, ma il numero, in realtà, è imprecisato) in cambio di qualche spicciolo.

Come sintetizzare un giudizio?
a) Una politica di sprechi ed incrementi della spesa a fronte di una crescente inefficienza da attribuire unicamente ad una concezione della politica vecchia di trent’anni, dove l’amministrare coincide con la politica come ricerca del consenso attraverso favori a “false imprese”, a qualche “povero disperato” ed “ai tanti” in cerca di qualche stipendio per partecipare alla follia consumista degli ipermercati e degli incentivi per la rottamazione.
b) Una politica delle entrate coincidenti con la “svendita una tantum” del territorio affidato nelle mani di speculatori locali ed extralocali, da una parte, e con la speranza sui “trasferimenti dello Stato”.
c) La mancanza di una visione verso il futuro, da cui deriva una mancanza di una politica capace di riconnettere la nostra comunità con la logica dello spazio nazionale ed europeo. Secondo il principio ‘ pensare globalmente, agire localmente’.
Tutto questo ci squaderna una situazione di “desolazione” constatabile non tanto per le cose fatte (al netto dei tagli dei nastri delle opere realizzate dalla precedente amministrazione) quanto per le cose non fatte.
Gli attuali amministratori danno la sensazione, e la cosa non ci procura piacere, di comportarsi come classi dirigenti del terzo mondo.
La meritocrazia, l’efficienza, la trasparenza e l’economicità sono “impicci ed impacci” per utopisti. Altro che liberali. Altro che rispettosi delle regole. Altro che più mercato e meno stato.
La semplificazione amministrativa oggi è usata come “discrezionalità assoluta” del comandante in capo di turno. Riproponendo una logica statalista, soffocatrice di ogni libero desiderio di mettersi in gioco.
Siamo al ritorno della politica come assalto alla diligenza, gestita a beneficio dei clienti che, in genere, sono i peggiori. ‘I morti che tirano giù i vivi’.
I ben informati dicono che le stanze dell’amministrazione sono tornate ad essere frequentate da personaggi, rampolli di una tradizione clientelare risalente alla metà degli anni settanta. I quali finalmente riescono ad aggiudicarsi appalti e lavori pubblici. E pensare che, quando le procedure erano affidate ai dirigenti, spesso si mostravano incapaci persino a produrre le carte. Forse avranno imparato. Supplenti effettivi di chi dovrebbe amministrare e governare.
Solo così si spiega la stucchevole risposta pubblica dell’amministrazione a proposito di una critica mossa dal club delle libertà circa una politica dissennata proliferazione dei pali eolici. Il titolo significativo che vale un programma: saranno 81 pali ?.
Se non lo sapete voi dovrebbero saperlo i cittadini?
Vorrà dire che lo chiederemo agli improvvisati procacciatori di terreni, beneficiari di cifre una tantum, vera e propria sottrazione operata a svantaggio dei titolari dei terreni. Di fronte alla impossibilità di chiederlo agli “uomini con le valigine” titolari di Società Srl, con appena 10 mila euro di capitale sociale. Questi non li conosceremo mai, pronti a rivendere le concessioni a società tedesche o multinazionali straniere alla ricerca di bussines per il momento garantito dagli incentivi statali. Pronti a scomparire.
Se questi sono i fatti ed i giudizi corretti esprimiamo profonda e sincera preoccupazione circa il futuro prossimo quanto l’alleanza Berlusconi-Lega costringerà il Sud a giocare dentro la logica di un federalismo egoista, dove “ognuno dovrà arrangiarsi con ciò che ha”.
In questo clima torbido è nato un dissenso interno (l’abbandono della maggioranza di due consiglieri) ed esterno, tutto dentro l’universo politico della destra locale. Campanello di allarme che ci racconta di una ulteriore riduzione del margine di legittimazione di questa maggioranza. Il risicato 33% che ci ha regalato “ un sindaco per caso ”.
Per questo, senza precipitare nel catastrofismo di maniera, noi avvertiamo un clima di emergenza democratica che intendiamo contrastare promuovendo una politica aperta verso nuove alleanze costruite sulla base delle comuni preoccupazioni e sul rilancio di una prospettiva aperta verso il futuro.


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