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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 2/1/2010 ● Click 1672

Saprà Guglionesi resistere al fascino di una "resa gentile"?


Pietro Di Tomaso © FUORI PORTA WEB

“GuglionesiFutura” è stata immaginata come un luogo di conversazione e di scambio. Se riuscirà a diventare un luogo utile per formare le nostre idee, per scoprire fatti, discuterli per confrontarci, si sarà raggiunto l’obiettivo. Così, azzardo un’opinione.
Il famoso romanzo ‘Il Gattopardo’ di Tomasi di Lampedusa insegna che vivere nel declino può essere una scelta suggestiva. “Il sonno, caro Chevalley, - così dice il principe Salina al rappresentante piemontese- il sonno è ciò che i Siciliani vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare, sia pure per portar loro i più bei regali; e, sia detto fra noi, ho i miei forti dubbi che il nuovo regno abbia molti regali per noi nel bagaglio (…)”. Se pensiamo alla realtà guglionesana, non è poi così terribile essere una cittadina dal passato importante ma che attualmente sembrerebbe un po’ ripiegata su sé stessa, pacifica e relativamente prospera. Però, non è da dimenticare che i competitori (penso a Larino, ad esempio) esprimono vivacità e slancio verso il futuro anche per il tramite di loro associazioni (il progetto dell’Università dell’Olivo e dell’Olio scaturisce da tali laboratori di idee). Saprà Guglionesi resistere al fascino di una ‘resa gentile’?
Mi piace qui ricordare quanto detto di recente al Forum tenutosi a Larino dall’ex Assessore alla Cultura della regione Molise (ora Presidente della Fondazione Molise Cultura, Sandro Arco): “ridiamo vita ai nostri borghi”. A tal riguardo, non si può non partire dalla constatazione del fatto che mentre nelle realtà del centro-nord i centri storici godono di buona salute e conservano la centralità nel sistema produttivo e di comando della sfera economica, nonché dell’innovazione (vedi Istituti di alta cultura e formazione), nel Mezzogiorno il centro storico presenta forti connotati di marginalizzazione. In realtà, si avverte la necessità di riscoprire il legame con il centro storico, dove sono stratificate le ‘memorie’ delle generazioni che ci hanno preceduto, la storia di una comunità di artigiani, di commercianti, di agricoltori, di studenti, di liberi professionisti, che si configuravano con l’essenza stessa della città. C’è chi, oggi, definisce il centro storico come “risorsa ad alto potenziale”. Da questo assunto è attendibile prospettare interventi che vanno nella direzione attraverso la quale l’auspicato recupero del centro storico potrebbe avvenire se si costruisse una filiera dell’attrazione per tematismi e finalizzati prioritariamente alle attività turistiche. Di talchè alcune idee forti potrebbero riuscire ad innescare una rigenerazione del tessuto produttivo finalizzato al tempo libero e alle attività culturali. A me piacerebbe, per dire, che si potesse dormire all’interno del Borgo nelle case ristrutturate che offrono da due a otto posti letto (leggasi albergo diffuso; gli arredi sono semplici, il servizio assicura la prima colazione e il collegamento internet).
In un precedente articolo ho parlato di ‘modello Fiesole’. Ebbene ribadisco l’auspicio per la nostra comunità affinché possa centrare l’obiettivo di attrarre investimenti pubblici e privati in sapere, conoscenza, cultura. Guglionesi sarà una cittadina del XXI secolo se riuscirà ad attrarre le competenze, le intelligenze, i talenti di pensiero anche scientifico e tecnologico non solo per lo sviluppo del territorio ma anche come luogo in cui strutturare centri di eccellenza. Aspirare, altresì, ad essere punto di riferimento per la ricerca nel campo musicale, nell’area dello spettacolo, sul versante del teatro e connesso laboratorio teatrale. Talvolta si realizza il possibile solo sfidando l’impossibile.
Certo, i Comuni italiani stanno aspettando le sospirate risorse ‘compensative’ da parte del Governo nazionale per poter programmare alcune iniziative importanti per le collettività locali e di ciò ne siamo consapevoli. Ci sia consentito tuttavia chiedere se a livello regionale i vari Assessori molisani, per citare, Vitagliano e Muccilli - che conoscono molto bene Guglionesi - possano o meno darci una mano in presenza di progettualità ‘cucite su misura’ per la nostra città. Viviamo in un’epoca post-ideologica e la concretezza dovrebbe avere priorità rispetto alle asprezze polemiche della politica politicante (il Presidente Napolitano docet).
Un Felice Anno Nuovo a tutti.


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