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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 5/12/2009 ● Click 1571

Mission (im)possible?


Redazione FPW © FUORI PORTA WEB

Giro di boa tra due tornate elettorali: l’ultima del 2008, in occasione delle amministrative comunali, e la prossima del 2011 (?), per le amministrative provinciali. Come sarà il 2010 per la politica locale? Proviamo a dare una risposta con un “ragionamento” da fantapolitica.
I promotori delle tre liste civiche nelle elezioni municipali del 2008, pur confermando il proprio mandato elettorale, tra maggioranza e opposizione, per l’immediato futuro sono alle prese con una serie di prospettive interne ed esterne da affrontare.
Da qualche mese “Guglionesi nel cuore”, il movimento politico che governa la città, non emette un comunicato politico congiunto e sempre più di frequente il confronto pubblico è redatto a titolo “personale” o “istituzionale” (sindaco, vice-sindaco e/o assessori). Rispetto alla visione uniforme e condivisa nel primo anno di amministrazione pubblica appaiono all’orizzonte segnali di un dibattito interno. C’è una componente della maggioranza che nei recenti consigli comunali ha espresso un palese dissenso – espresso con voto contrario - alle azioni e alle programmazioni amministrative.
L’area politica di estrema destra - e che fa riferimento al consigliere comunale Ciuffolo - è stata obiettivamente “penalizzata” politicamente (solo una delega) nella distribuzione degli incarichi e delle competenze istituzionali, pur avendo riportato un consenso elettorale pari ad un candidato che ha ottenuto, invece, un “triplice” assessorato e un risultato in termini di preferenze addirittura superiore rispetto alla figura della presidenza del consiglio comunale. Tali circostanze, in una logica di “merito” poco chiara anche all’elettorato di centrodestra (e in particolare alla destra), sembrano oggi alimentare un’accesa discussione politica all’interno di “Guglionesi nel cuore”. Una “staffetta” tra assessori – l’unico riconoscimento politico davvero attinente per chi, percentualmente, ha riportato più preferenze – da programmarsi al giro di boa dell’azione amministrativa al Comune di Guglionesi (entro il 2010) potrebbe allentare la tensione sul versante di destra.
Ancora da interpretare, invece, la strategia politica di un’altra componente della maggioranza che da circa un anno si è dichiarata come gruppo a sé in seno al consiglio comunale (Del Peschio, Guglielmo, Ambrosiano e Ciuffolo). Tale scelta è legata all’equilibrio geopolitico - e quindi alla individuazione della classe dirigente - del PDL a Guglionesi e dove lo scenario associativo resta incerto.
Il PDL a Guglionesi sta tessendo una “nuova” rete di militanti, all’ombra e parallelamente alla scelte della maggioranza politica al municipio, la quale fin dalla sua costituzione nella lista civica “Guglionesi nel cuore” – tranne per qualche esponente dichiaratosi di centrosinistra – si era collocata nel centrodestra. Benché fedeli al mandato ricevuto, sta crescendo l’anomalia UDC nel centrodestra di Guglionesi, che pone in “stand by” gli amici del commissario Velardi (UDC) sui probabili scenari futuri. L’UDC, infatti, in campo nazionale è oggi molto distante dal PDL e il suo leader Casini non esclude in futuro alleanze amministrative, sulla base di programmi territoriali condivisi, addirittura con il PD. A Guglionesi tutto ciò si tradurrebbe: il passato e il presente insieme nel futuro?
Per tentare di ostacolare un possibile dialogo in tale direzione qualche mese fa si è vociferata la richiesta, pervenuta al Sindaco del Comune di Guglionesi, per un assessorato esterno, su proposta del costituente circolo cittadino del “Popolo della Libertà”, come sodalizio tra la maggioranza di governo e il PDL. Ma proprio i componenti UDC della maggioranza (sindaco e almeno due assessori) avrebbero categoricamente escluso, per ora, ogni eventualità di accordo sulla proposta avanzata dal PDL cittadino, in attesa di una linea politica nazionale che orienti meglio anche le amministrazioni locali guidate attualmente dall’UDC.
In una nota pizzeria locale, qualche giorno fa si è svolto un summit tra alcuni esponenti (una sorta di G8?) della lista “Costruire per Guglionesi”, i quali avrebbero “escluso” dall’incontro l’area di centrosinistra della stessa formazione civico-politica. Resterebbe, così, più esposta al centrodestra (nel PDL) l’eventuale collocazione dell’anima di una formazione civica che fin dalla sua fondazione si è dichiaratamente definita non schierata e che, per pochi voti, non è riuscita nell’impresa di governare la città di Guglionesi. A distanza di poco più di un anno dalle prossime tornate elettorali, “Costruire per Guglionesi” penserebbe a dare un “senso” all’avvenire del proprio progetto, come esperienza non solo di una lista civica, e sciogliere così il nodo sulla propria collocazione politica. Fedele al mandato ricevuto dagli elettori, il vertice della stessa formazione insiste nella scelta di “non identità” politica, pur essendo cosciente che la mancanza di un’area di riferimento non gioverà a Guglionesi nelle prossime tornate elettorali che “contano”, come le provinciali e le regionali.
“Continuità per il futuro” cerca di reagire alla delusione per l’ultima sconfitta elettorale nelle amministrative comunali. Lo dimostra la frequente attenzione nei confronti dell’operato della maggioranza municipale, cioè un certo impegno nella “continuità” a svolgere il ruolo di opposizione.
Il suo “futuro”? A Guglionesi nelle recenti primarie del Partito Democratico, al quale fa riferimento la gran parte della lista civica “Continuità per il futuro”, c’è stato l’avvio dell’atteso ricambio generazionale. Le elezioni di due giovani guglionesani tra gli organi regionali del partito sono un segnale politico sulla strada del rinnovamento effettivo. Lo stesso orientamento è atteso alla prova delle prossime indicazioni nel rinnovo del circolo cittadino. A “Continuità per il futuro” mancano, tuttavia, il recupero di un dialogo sereno e il confronto politico con tutta la parte della sinistra radicale, senza la quale, oggettivamente, sarà complesso ottenere risultati nelle prossime tornate elettorali. A Guglionesi i simpatizzanti di tale nicchia della sinistra non sono poi tanti, ma possono fare la differenza, non solo numerica, in diverse opportunità per l'alternativa politica al centrodestra, in attesa di un eventuale accordo con i centristi, in particolare con l’UDC.
Resta nella totale incertezza il grande consenso registrato dall’IDV alle recenti convocazioni politiche. Il movimento di Di Pietro è divenuto a Guglionesi il primo partito di centrosinistra. Dopo l’abbandono di Vincenzo Di Narzo (il consigliere provinciale) chi rappresenterà l’IDV a livello locale? Qualche componente di “Costruire per Guglionesi” si è già mosso per coglierne l’occasione.
Nel nuovo anno 2010 i guglionesani si augurano che tutta la classe politica locale riesca finalmente a convergere nella prospettiva per un voto “pro loco”, il che significa capacità di eleggere, alle provinciali e regionali, esponenti di Guglionesi, depurando culturalmente la proposta di candidatura e la eventuale elezione dallo schieramento politico. Per l’ambizioso “sogno guglionesano” bisogna impegnarsi subito e bene, in virtù di un imminente taglio governativo per le poltrone importanti. Con intelligenza, senza cadere – anche con la nostra complicità! - nella collaudata trappola dei “fuori i guglionesani”! Come del resto fanno, da anni, tante realtà “vincenti” più piccole di Guglionesi.
Visto lo stato attuale della nostra politica, una mission (im)possible?


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