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PoliticaGuglionesi
Pubblicato in data 19/3/2009 ● Click 1299

Di Narzo (IDV): centrale atomica in Molise? No grazie…


Vincenzo Di Narzo © FUORI PORTA WEB

"IN MOLISE CENTRALE ATOMICA NO GRAZIE SENZA SE E SENZA MA ABBIAMO GIA’ DATO -
L'errore fondamentale nell'affrontare il tema del nucleare è quello di farlo seguendo logiche politiche e mi sforzerò quindi di non farlo.
credo che in Italia ci sia un pressappochismo e una superficialità nel prendere decisioni così importanti come il ritorno al nucleare che io non ho davvero alcuna fiducia in questo. Non credevo che questo Governo, dopo il voto contrario alle centrali nucleari (referendum) avrebbe IMPOSTO agli italiani questa scelta per me assurda e immotivata, se non per palesi interessi economici. In Italia tutto si fa per soldi.
Le lobby dell’Eni ed dell’Enel multinazionali che con denaro pubblico costruiscono centrali atomiche, dopo anni con denaro pubblico le demoliscono e i guadagni sono per loro mentre i problemi li lasciano ai cittadini.
In Italia vi sono centrali nucleari e rifiuti nucleari sparsi sul territorio nazionale non ancora in condizione di sicurezza.
Infatti il problema maggiore è l’individuazione della localizzazione di siti per la sistemazione, smaltimento e stoccaggio,in condizioni di massima sicurezza dei rifiuti radioattivi per numerosissimi anni.
Che la radioattività sia causa dell'insorgenza di tumori e leucemie non è oggetto di discussione; è semplicemente una constatazione scientifica universalmente,condivisa.
Lo sappiamo che durante il normale funzionamento di un reattore sfuggono piccole quantità di sostanze radioattive,che fanno aumentare la dose annua assorbita dalla popolazione locale di qualche punto percentuale rispetto alla dose dovuta al fondo di radioattività naturale. Nei comuni vicini alle centrali nucleari, vi è un tasso di leucemie che va dal 2 al 5 per cento in più rispetto alla popolazione normale. Il 2 per cento significa, su cento persone, due, su mille, venti e su 10 mila, duecento. Questo significa che abbiamo un tasso di mortalità per malattie degenerative altissimo.
Di fronte anche al minimo rischio di aumento di malattie incurabili collegabili alla presenza sul territorio di centrali nucleari, qualsiasi considerazione economica o tecnica dovrebbe semplicemente e ragionevolmente lasciare il posto ad un saggio PRINCIPIO DI PRECAUZIONE.
La radioattività produce CONTAMINAZIONE, non semplice "inquinamento", ove la differenza consiste nell'irreversibilità del danno arrecato alle persone e all'ambiente interessati dalla contaminazione stessa.
- Siamo sicuri che il nucleare sia davvero conveniente come ci dicono per i costi?
- Lo sappiamo che per costruirle ci vuole molto tempo ed ingenti investimenti e dopo circa 20 anni dobbiamo investire altre ingenti somme per smaltire le centrali nucleari.
- Lo sappiamo che le riserve di uranio sono limitate e i costi aumenteranno in base alle nuove richieste.
- Lo sappiamo che la Danimarca , sfruttando la tecnologia eolica,oggi produce per via eolica quasi il 20% dei propri consumi totali di elettricità.
- Lo sappiamo che la Germania ha annunciato la sua decisione di chiudere i suoi ultimi reattori nel 2021 e il Belgio nel 2025.
- Lo sappiamo che la Spagna si prepara a smantellare le sue nove centrali nucleari.
- Lo sappiamo che l’Austria , il Belgio, l’Estonia, l’Irlanda, la Lituania, il Lussemburgo, Malta e Portogallo sono nettamente contrarie al nucleare.
- Molti amministratori si sono espressi, sull’argomento affermando non siamo contrari alle centrali atomiche ma non le vogliamo nel nostro territorio.
Pertanto, , questa nostra riflessione all'interno di questo consiglio dovrebbe portare ognuno di noi, prima di prendere posizione e di esprimere il voto, quanto meno a documentarsi attentamente. Noi siamo assolutamente contrari all’istallazione nel nostro territorio di una centrale nucleare dove coesistono molte fabbriche ed attività produttive e commerciali, insieme ad una centrale turbogas e due industrie chimiche ad alto rischio.
Ci sarebbe un grosso ed evidente pericolo per la salute pubblica ed una contaminazione del territorio irreversibile, con gravi conseguenze sull’agricoltura, uno spreco di risorse pubbliche per i finanziamenti alle multinazionali dell’energia, una grande svalutazione degli immobili ed un colpo mortale ad un territorio già martoriato dall’industrializzazione caotica esistente ed un ulteriore blocco dello sviluppo turistico ed economico possibile."


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