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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 26/12/2008 ● Click 2285

La rinascenza morale di una nuova Italia federale


Filippo Salvatore © FUORI PORTA WEB

Alla fine del 2008, in piena crisi economica internazionale, l'Italia è:
un paese di 60 milioni di abitanti con un PIL di 1.600 miliardi,(uno dei più grandi del mondo). La mafia ha un fatturato di 130 miliardi di euro con un utile di 70 miliardi. A 27,5 altri miliardi ammontano i redditi non dichiarati l'anno scorso. Altri 50 miliardi di euro, secondo i dati della Banca Mondiale, sono pagati annualmente in tangenti.Invia 630 deputati alla Camera e 315 senatori che percepiscono un salario mensile di quasi 20.000 euro ognuno. Il costo della politica a livello nazionale, regionale, provinciale, comunità montane, comunali ammonta ad una cifra enorme... addirittura difficile da quantificare. Esistono circa 200.000 persone che formano una ‘casta' e che godono di privilegi neppure immaginabili in altri Paesi. Un terzo degli eletti alla camera ed al Senato hanno precedenti penali.Due terzi degli eletti sono politici di professione e sono sulla breccia da decenni. L'Italia è anche un Paese dove una miriade di partiti politici sono sovvenzionati dallo Stato e dove la stampa, anch'essa sovvenzionalta, è apertamente a favore di una corrente politica. Vige inoltre la malattia storica del trasformismo, della gerontocrazia e della raccomandazione piuttosto che il merito in quasi ogni sfera di attività. L'Italia è un paese che ha un'amministrazione pubblica elefantiaca, ma con un tasso di efficienza paragonabile a quello di paesi del cosiddetto ‘terzo mondo'. L'Italia è il paese dove l'uso indiscriminato di forestierismi nella stampa scritta e parlata è non solo permesso, ma addirittura ricercato e dove l'esterofilia, soprattutto verso la realtà anglo-sassone, prevale su un legittimo senso di appartenenza e di orgoglio nazionali. Ed i record negativi e le storture potrebbero continuare. É il paese dove il ‘particulare' prevale immancabilmente sul senso civico, dove la religione cattolica svolge ancora un ruolo inconcepibile in altre grandi democrazie.
Malgrado le sue tante pecche l'Italia è anche la patria di uno dei popoli più creativi al mondo, la patria della gastronomia e del buon gusto, di un territorio di una bellezza stupefacente, di un patrimonio artistico unico al mondo. É il Bel Paese amato e visitato da decine di milioni di turisti ogni anno.
Cosa fare perchè all'inizio del terzo millennio affinchè l'italia rimanga uno dei grandi paesi del mondo? Quali caratteristiche politiche dovrebbe possedere? Come evitare lo scarto sempre più grande tra una minoranza di privilegiati ed un ritorno alla povertà di una percentuale crescente della sua popolazione?
Il Governo di centro-destra emerso dalle elezioni dell'aprile scorso e l'opposizione, il PD e l'IdV hanno un compito fondamentale da portare a termine celermente: cambiare profondamente l'assetto istituzionale ed il funzionamento dello Stato.Occorre una nuova costituente che mira a fare del Paese una democrazia vera, matura, snella, in sincronia o addirittura all'avanguardia tra i grandi paesi del mondo. Occorre far nascere un nuovo paradigma storico ed identitario condiviso che considera le ideologie del 20° secolo, fascismo e marxismo, come concetti storici superati.
L‘incapacità di portare a buon porto delle riforme istituzionali ha causato l'emergenza di una ‘casta' di privilegiati e la ‘deriva' economica e morale del Paese che sta accumulando da due decenni una serie di maglie nere in settori nevralgici come la ricerca scientifica, la meritocrazia, l'efficienza amministrativa, l'integrità della magistratura; nella quantità di investimenti stranieri, nello sviluppo sostenibile, nella difesa del territorio e nello sviluppo di fonti non inquinanti di energia, nella lotta alla criminalità organizzata. Risultato? L'arricchimento,i privilegi e le connivenze dei pochi stanno causando il degrado morale, ambientale e l'impoverimento del Bel Paese.
Come evitare che questo declino aumenti? Quali traguardi deve prefiggersi la Quarta Italia nell'era della mondializzazione?
La nascente Quarta Italia dovrebbe ispirarsi a quanto di meglio i suoi pensatori hanno saputo esprimere nel passato. La Rinascenza della patria italiana dovrebbe avere come lievito ed ispirarsi ad una serie di principi nobili come i seguenti:La nuova costituzione potrebbe cominciare con questo articolo: 'L'italia è una repubblica federale fondata sulla separazione tra Stato e Chiesa, sulla libera iniziativa economica, sul merito della persona e sul rispetto dei diritti inalienabili di ogni cittadino'.Amministrativamente l'italia è divisa in comuni ed in otto Compartimenti :Nord Ovest (Valle d'Aosta, Piemonte e Liguria), Lombardia, Nord Est (Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia), Centro-Nord ( Toscana ed Emilia Romagna), Centro ( Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo e Molise), Sud ( Campania, Basilicata, Puglie e Calabria), Sicilia e Sardegna.Questa nuova aggregazione amministrativa costituirebbe una cesura istituzionale profondissima. L'Italia sarebbe una repubblica dove vige il federalismo fiscale e la sussidiarietà, tuttavia ognuno degli otto compartimenti dai 5 agli 8 milioni di abitanti permetterebbe una forma di autosufficienza attraverso i tributi che percepisce. (La percentuale di copertura delle Regioni al giorno d'oggi varia dal 45% al 64%).Ognuno degli otto Compartimenti invia al Senato 10 rappresentanti.La Camera dei Compartimenti è formata di 300 parlamentari eletti.Il sistema elettorale è lo stesso per ogni livello di rappresentanza. Il Primo Ministro è eletto a suffragio universale dal popolo.Ogni eletto non puo' esserlo per oltre due mandati consecutivi.Un terzo dei candidati sarà di sesso maschile e compreso dai 18 ai 35 anni, un altro terzo sarà di sesso femminile, ed il rimanente terzo di ambo i sessi di età dai 36 anni fino a 70 anni. Un cittadino che è stato riconosciuto colpevole dai tribunali perde il diritto di potersi candidare alle elezioni.I beni ottenuti illegalmente dal crimine organizzato vanno confiscati.Le circoscrizioni estero vanno abolite.Vanno altresì aboliti i sussidi finanziari ai mezzi d'informazione. La stampa deve essere autosufficiente, libera ed indipendente dal potere politico. I partiti politici che ottengono meno del 5% dei voti non hanno diritto al finanziamento pubblico e non inviano rappresentanti in Parlamento. Le 4 più alte cariche dello Stato non possono essere soggette ad indagini del potere giudiziario. Vanno eliminati gli ordini professionali. La deontologa dei vari professionisti deve obbedire ad integerrimi principi morali, pena la radiazione. La trasparenza e l'efficienza vanno fatte rispettare in ogni ente pubblico. La riforma della scuola ha come principi fondamentali l'eccellenza e la meritocrazia sia dei discenti che dei docenti.Il 2% del PIL va assegnato alla ricerca scientifica.Esiste una sola polizia nazionale ed una polizia locale di cui è responsabile ognuno degli otto Compartimenti.Va promosso l'uso e la qualità della lingua italiana nei mezzi pubblici d'informazione sia sul territorio nazionale che all'estero. E tante altre sarebbero le proposte.
Mi basta aver fatto valere il principio che la Quarta Italia ha bisogno di una rinascenza morale e di regole politiche ed amministrative nuove e precise che vanno fedelmente rispettate. Prevalgano il senso civico,il senso del dovere, l'onestà, la trasparenza, la solidarietà non la furbizia ed il gretto utile personale.Ispiriamoci nel creare i paradigmi per la Rinascenza italiana del terzo millennio del tentativo di fusione fra eredità cattolica e spirito liberale di un Vincenzo Gioberti, delle 'libere religioni in un libero stato' di Camillo Benso di Cavour, delle religione laica del dovere e degli ideali di giustizia, libertà e solidarietà di Giuseppe Mazzini, del liberalismo economico di un Gobetti e di un Einaudi, e soprattutto dello spirito repubblicano federalista di Carlo Cattaneo, acuto interprete delle meditazioni dei pochi e delle abitudini dei molti. Nè puo' essere omesso tra i padri fondatori della Quarta Italia Altiero Spinelli che con il suo Manifesto di Ventovene ha saputo immaginare l'Europa delle nazioni di oggi. Facciamo leggere a scuola ad ogni alunno I Doveri dell'Uomo di Mazzini, La Città Considerata come Principio Ideale delle Istorie Italiane di Carlo Cattaneo, Il Manifesto di Ventovene di Altiero Spinelli. Facciamo soprattutto leggere e capire senza retorica La Divina Commedia di Dante ai giovani italiani di oggi e di domani. Con modelli come questi nascerà, se coltivata bene, una pianta umana italiana nuova, consapevole dei propri diritti, ma anche e soprattutto dei propri doveri, amante della sua città e della sua regione, ma anche del suo Paese e del posto che dovrebbe occupare nel mondo e nel novero delle grandi nazioni, aperto a modelli stranieri ma senza scadere nell'esterofilia acritica,rispettoso degli altri perchè si rispetta e sa farsi rispettare. L'augurio è che queste parole non restino vane.
Filippo Salvatore, Concordia University, Montreal | News ITALIA PRESS
http://www.newsitaliapress.it/pages/dettaglio.php?id_lnk=3_149165


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