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IntervistaGuglionesi
Pubblicato in data 17/9/2008 ● Click 1440

Di Narzo (IDV) a Fpw: "portare frutti, buoni, alla nostra Comunità"


Redazione FPW © FUORI PORTA WEB

Fuoriportaweb ha incontrato il Consigliere della Provincia di Campobasso, Vincenzo Di Narzo, per una breve intervista.

Consigliere Di Narzo, benvenuto sul blog di Fpw.
Varato il governo D’Ascanio II ora ci sono nuovi equilibri politici per la Provincia di Campobasso. Quali le differenze sostanziali rispetto alla precedente nella nuova azione amministrativa?

Di nuovi assetti non ce ne sono, poiché la Macchiarola, per i suoi ruoli istituzionali e di partito, si è impegnata prevalentemente come segretario del PD, con tutte le problematiche interne al costituente partito democratico sul territorio, tralasciando il suo ruolo nell’ambito dell’istituzione provinciale.
Da Aprile, infatti, subito dopo il voto politico, ha trascinato nell’ambito dell’Amministrazione provinciale questioni e problemi interni al suo partito, volendo attribuire al suo stesso partito un ruolo centrale nell’equilibrio della coalizione di centro-sinistra.

Quali i "veri motivi" della crisi che hanno portato D’Ascanio alle dimissioni temporanee?
Sono nati all’interno del PD, che ha registrato un risultato deludente alle elezioni politiche, soprattutto nel Molise, e quindi si è cercato la causa degli errori senza fare un’autocritica seria all’interno del partito e della classe dirigente, colpendo in modo indiscriminato l’Ente provinciale presieduto da Nicola D’Ascanio, il quale è stato egli stesso critico nei confronti della gestione dell’ultima campagna elettorale. Ci dispiaceva concludere un mandato di fiducia dato da circa 70.000 elettori su un progetto di governo fondato su una coalizione di centro-sinistra, alla quale l’Italia dei Valori aveva aderito, destinato a decadere anticipatamente per questioni non inerenti all’azione amministrative. Questo avrebbe interrotto una serie di programmazioni mirati allo sviluppo del territorio, e quindi Scuole, strade, ambiente, politiche giovanili e sociali, iniziative culturali, turistiche, sportive etc..

Parliamo del futuro, partendo dall’attuale assetto istituzionale, che in qualche modo ha modificato il precedente equilibrio politico. Onestamente, l'ultimo accordo con Grande La convince fino in fondo nell'ottica del futuro di questa Provincia?
Non è certo la migliore situazione possibile, cioè quella auspicabile, ma viste le contraddizioni interne al PD, per ora insanabili, altre strade non c’erano per preservare, non la poltrona (...sebbene conquista sul campo politico durante le elezioni!), ma l’azione amministrativa per l’interesse della comunità che vuole una politica del fare. C’e invece chi ha lavorato alla distruzione a tutti costi.
Potrei elencare molte situazioni di interesse personale, ma evitiamo in questa sede.

Ora c’è Remo Grande, qualcuno sussurra “il Grande salvatore” della causa D’Ascanio. Torniamoci su. Questo nuovo sodalizio, per la sopravvivenza della presidenza D’Ascanio, può avere effetti nel futuro quadro politico non solo della Provincia?
Penso di no, perché ho conosciuto Remo Grande durante la mia esperienza in Provincia, e ritengo il neo presidente del Consiglio provinciale il “presidente di tutti”, per le garanzie che può e sa offrire sia alla maggioranza che all’opposizione. La sua esperienza di amministratore (è stato Sindaco di un doppio mandato a Guardialfiera) può essere determinante nel completare i progetti che abbiamo intrapreso nella Provincia di Campobasso. Certo il nuovo quadro politico che esce da questa situazione ha aperto i “recinti” dalla politica ad altre alleanze per il bene della comunità, sebbene l’analisi comparativa con la situazione nazionale deve avere una sua verifica di compatibilità con gli equilibri delle varie situazioni locali.

A conclusione di questa breve intervista, pensando ai lettori del blog di Fpw, parliamo di noi. Quale ruolo Lei ha svolto nell’ultima campagna elettorale per le Amministrative di Guglionesi?
Non sono un politico di professione, ma percepisco le problematiche dei cittadini di Guglionesi. Io credo che i problemi di un paese si affrontino molto tempo prima di una campagna elettorale e quindi ritengo la democrazia partecipata come l’anima per lo sviluppo del territorio. Ecco a Guglionesi questo non c’è stato e i cittadini, se non il giorno del voto, non sono stati coinvolti. In un certo senso anche persone come me, nonostante i miei ripetuti richiami, sono state un po’ messe in disparte, perché c’è stato un vecchio schema di chiusura al dibattito democratico. Io resto aperto soprattutto in questo clima di divisione che si vive a Guglionesi, in cui si respira il fallimento di una politica di quartiere che ha distrutto l’unità della comunità, con grossi svantaggi agli occhi del territorio intercomunale. Questo, a mio avviso, genererà nel futuro, salvo un cambio di atteggiamento generale, una degrado non solo politico, ma culturale, sociale ed economico.

Quali sono i suoi rapporti, non solo umani, con l’attuale Amministrazione di Guglionesi?
Nel mio ruolo istituzione cerco di essere il rappresentante dei Comuni in cui sono stato eletto. Guglionesi è nel mio cuore perché sono nato qui, e qui sono vissuto. Dal giorno della mia elezione non ho mai dimenticato il mio paese, la mia gente e i loro problemi. Nonostante sia stato ignorato più volte, mi sono impegnato comunque a rappresentare nella Provincia di Campobasso tali esigenze.
L’Amministrazione Antonacci, ma anche quella precedente di Bellocchio, finora mi ha poco coinvolto in quelle problematiche che possono interessare questa Comunità. Cito per esempio il Teatro comunale, di proprietà anche della Provincia, che non riesce a decollare come luogo di cultura per Guglionesi, benché ormai quasi terminato nei suoi lavori di ricostruzione.
La funzione della Provincia è anche quella di coordinamento amministrativo e in molte iniziative questo legante non viene considerato per scelte meramente politiche di appartenenza, tralasciando le esigenze della collettività. Appartengo ad un partito, l’Italia dei Valori, il cui slogan è la “politica del fare”, aggiungerei con “pochi colori politici” e molto impegno, e quindi mi dispiace sinceramente di non poter dare quel contributo che i cittadini guglionesani si aspettano dal mio ruolo. Da parte mia, tuttavia, ho cercato di sostenere sempre varie iniziative valide per Guglionesi: Ciak Scuola, che per noi rappresenta un progetto di innovazione nell’ambito della comunicazione scolastica, sostenendo il Corto festival che costituisce un valido strumento di scambio culturale tra i giovani di diverse realtà sociali; giochi della gioventù nell’ambito di progetti scolastici, perché ritengo la scuola un punto di partenza anche per l’educazione allo sport; educazione stradale, con il coinvolgimento di varie scolaresche nelle iniziative di sensibilizzazione; ho portato vari volumi storici nelle scuole locali, sottolineando ai giovani l’importanza della sicurezza nella scuole e sul lavoro; sulla viabilità sto continuando un impegno a risolvere le situazioni di disagio e cerco di rendere sempre più sicure le strade del nostro territorio; nell’ultima programmazione della stagione teatrale al Teatro Savoia di Campobasso ho sostenuto la rappresentazione dello spettacolo dedicato alla memoria della strage di via Fani, dove perse la vita il nostro compaesano Giulio Rivera, ritenendo questa iniziativa come un punto di riferimento culturale per la storia più recente. E potrei elencare tante altre iniziative. Auspico in futuro, quindi, un maggiore collaborazione che può solo portare frutti, buoni, alla nostra Comunità.


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