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IntervistaGuglionesi
Pubblicato in data 2/9/2008 ● Click 3404

Intervista di Fpw, Fusco: "sogno il Festival Giuseppe Manente"


Redazione FPW © FUORI PORTA WEB

A Guglionesi la tradizione di ospitare famosi Concerti bandistici viene mantenuta in vita da appassionati del genere. Incontriamo, per una breve intervista, Gabriele Fusco, responsabile artistico per la selezione delle Bande musicali all'interno della Confraternita di Sant'Antonio di Padova. Attualmente il sig. Fusco può essere ritenuto tra i massimi cultori della materia qui a Guglionesi.

Partiamo da lontano. Come è nata in Lei la passione per le Bande musicali?
La passione per le Bande, come ogni passione, deve prenderti, coinvolgere e questo mi succedeva da piccolino tutte le volte che mio padre mi portava a sentire la Banda. Sentivo una gioia immensa dentro di me che va al di là del fatto che generalmente ai bambini piace la Banda. Aspettavo con ansia l’arrivo della Banda in paese più di Babbo Natale o della Befana, per capirci.
Successivamente cominciai a capire cosa mi attraeva della Banda. Avevo capito perché la preferivo ad altro genere musicale: la risposta è che a me piacciono tantissimo gli strumenti a fiato e le percussioni che sono il fulcro della Banda. Mi sarebbe piaciuto molto suonare la tromba o il clarinetto, non avrei mai suonato la fisarmonica perché è l’unico strumento musicale che non amo. Non a caso la Banda non ha questo strumento musicale.

Chi è l'autore, o il compositore, che più ama e perché?
Il compositore che più amo in assoluto è "Il Grande" Gioacchino Rossini. La sua musica è gioia, è allegria, è divertimento, è dolcezza... e poi il crescendo rossiniano con le sue bellissime sinfonie... Che dire di più: un grande artista! Per quanto riguarda il "marciabile" gli autori preferiti sono Michele Lufrano e Nino Ippolito, bellissime le loro marce sinfoniche e varie. A proposito del Maestro Michele Lufrano (che ho avuto l’onore di conoscere personalmente, avendolo avuto come Direttore musicale nella festa di Sant’Antonio di Padova a Guglionesi con diverse formazioni bandistiche), durante la sua lunga permanenza a Molfetta gli va ascritto il merito e il piacere di aver impartito le prime lezioni a Riccardo Muti, assurto alla celebrità mondiale come Direttore di rinomate orchestre.

Può raccontare ai lettori di Fpw la sua prima volta in un Comitato festività religiose e la sua prima "determinante" scelta sulle Bande musicali?
La prima volta che mi sono avvicinato al Comitato Sant’Antonio di Padova di Guglionesi avevo circa 8 anni e lo devo al professore Domenico Aceto fu Camillo, che con tanta pazienza mi faceva stare insieme a tanta gente della Confraternita laicale di Sant'Antonio. Il professore Aceto era il vice priore della stessa Confraternita ed è stato una "bandiera" della nostra gloriosa Confraternita per tantissimi anni. Il professore, su indicazione di mio padre, cercava di insegnarmi e in qualche modo il suo insegnamento diveniva un noviziato alla Confraternita. Entrai a far parte del Consiglio della Confraternita nel 1979. Lo stesso anno il Comitato festività di Sant'Antonio, composto da membri della stessa Confraternita, aveva scelto la Banda più prestigiosa del momento cioè Squinzano diretta dal maestro Michele Lufrano. Ero contentissimo della scelta fatta dal Comitato, approvando tantissimo la scelta. Mi piacque così tanto l'esibizione del maestro Lufrano che convinsi il priore Aldo Giordano a confermarlo per altri anni.
Solo nel Giugno del 1984 ebbi davvero "carta bianca", come si dice in questi casi, sulla scelta del complesso bandistico per la festività antoniana a Guglionesi. Purtroppo cominciai il mio curriculum bandistico con una Banda mediocre, e tutto questo mi dava enormemente fastidio davanti alla platea colta di Guglionesi, perché proprio alla mia prima volta fallivo così clamorosamente! La Banda in questione era Palagianello (TA), con direttrice Barbara Albani, e mi fu consigliata dal grande organizzatore di bande Enzo Blaco. Presi Palagianello perché avendo provveduto alla scelta della Banda solo ad Aprile, non c’erano Bande di ottima qualità "libere" per il 13 Giugno e quindi, a malincuore, dovetti accontentarmi. La Banda non mi piacque ma ci salvammo ...perché non c’era gente in quanto giocava l’Italia nel mondiali di calcio di Spagna 82.

Rivedendo i vecchi programmi delle festività religiose di Guglionesi spesso troviamo cicli di presenze storiche, Francavilla Fontana a Sant'Adamo, Conversano a Sant'Antonio di Padova. Come mai si verificano periodi di continuità?
Fino agli anni '60 i Comitati locali erano legati ai "loro" Direttori d’orchestra: vedi Abbate, Piantoni, D’Ascoli, Falcicchio, Ligonzo, Lufrano, Chielli, Centofanti ecc..
Adesso i Comitati scelgono, oltre ad un organico di altissima qualità, soprattutto i grandi solisti (anche se secondo me non sempre sono sinonimo di qualità dell’intero organico). Quindi ci si lega alla continuità di qualità di determinate Bande musicali, vedi appunto Francavilla Fontana con la festa patronale presente in un ciclo di dodici anni consecutivi (direi un record storico!) e sempre con un organico eccellente. Ma altri cicli si sono verificati a Guglionesi: per esempio Conversano e Bracigliano nella nostra festa di Sant'Antonio, la banda di Lecce recentemente presente con una certa continuità alla festa del Corpus Domini. Certo, sia nel nostro paese che in altre realtà ci sono anche dei Comitati che guardano solo il costo della banda senza badare ad altro. Questo sinceramente è "grave" perché si va a speculare su dei veri "artisti del pentagramma", sperperando soldi spesso per cose futili e banali.

Cerchiamo di argomentare su personaggi famosi che si sono esibiti sulla piazza guglionesana. Parliamone.
A tal proposito posso dire che nel nostro paese sono passati i più grandi Direttori, le migliori Bande e i migliori solisti del momento, a patto che si parli di "Bandoni", cioé con la "B" maiuscola.
Tutti coloro che sono passati per il nostro paese hanno lasciato un buon ricordo artistico ed umano. Inutile citarli i lettori conosceranno i loro nomi.

Lei, Sig. Fusco, è ritenuto un grande cultore di Bande musicali, oltre che uno storico appassionato e preparato. Dovendo fare una graduatoria sulla qualità delle Bande musicali che sono state presentate sulle piazze di Guglionesi, quale sarebbe la sua opinione?
Se facciamo riferimento alla stagione musicale da poco conclusa posso dire che solo due delle cinque in concerto, secondo il mio punto di vista, possono fregiarsi del titolo di "Bandone", e non è il caso che io li citi perché il pubblico competente, come quello di Guglionesi, riesce ad individuare chi offre qualità e chi no, chi è altamente professionale e chi no. Per riportare la presenza qualificata di Bande di un certo livello a Guglionesi e restituire dignità artistica alla Banda (spesso minacciata da volgari faccendieri) io consiglio di puntare sulla qualità: organico eccellente, esecuzioni impeccabili, armonie di orchestra e tanta, ma tanta professionalità.

Da diversi anni manca una Banda musicale di tipo militare a Guglionesi. Storiche le esibizioni del Maestro Giuseppe Manente (1931) e del fratellastro Giovanni Alpigiano (1910). Entrambi anche compositori. Può esserci nel futuro l'eventualità di un ritorno delle Bande militari a Guglionesi?
A tal proposito volevo dire che il mio sogno è quello di veder realizzato a Guglionesi un festival di Bande musicali, dal momento che il nostro paese è già una vetrina per le migliori Bande civili in circolazione. Guglionesi ha avuto come concittadino Giuseppe Manente, che fondò e diresse la Banda della Guardia di Finanza, addirittura con una presenza della stessa Banda a Guglionesi nel 1931, in occasione delle feste centenarie di Sant’Antonio nel nostro paese. Il fratellastro di Manente, il maestro Giovanni Alpigiano, è nato proprio a Guglionesi e diresse, in occasione della festa patronale nel nostro paese del 1910, la Reale Banda Musicale del 14° Reggimento di Fanteria.Colgo l’occasione di questa intervista con Fpw per lanciare un appello ai nostri politici: date più risalto ai momenti culturali e, se potete, vi chiedo di aiutarmi a realizzare questo sogno, affinché non rimanga solo un sogno: il festival "Giuseppe Manente". Da questo punto di vista sono a disposizione e al servizio della cittadinanza per offrire la mia modesta competenza, la tanta passione e voglia di fare per il nostro paese.

Anche Guglionesi, nell'800, ha avuto la sua Banda musicale, prima con il maestro Augusto Forlini e poi con Liborio Manente, papà di Giuseppe Manente e di Giovanni Alpigiano. Nel futuro si può pensare ad una sua ricostituzione?
Assolutamente no! Non ci sono ragazzi che suonano strumenti a fiato o che abbiano una vocazione bandistica nel nostro paese. In sintesi, oggi non ci sono proprio le condizioni.

Per quanto riguarda la scelta delle bande musicale per la festività di Sant'Antonio di Padova Lei è il responsabile artistico. In tale veste può anticipare ai lettori di Fpw qualche novità per il prossimo anno?
Noi della Confraternita di Sant’ Antonio di Padova penso che in questi ultimi anni abbiamo raggiunto il massimo della qualità e professionalità, puntando prima sulla Banda di Conversano (Ligonzo) e poi su quella di Bracigliano. Quindi confermo, con tanta passione, che per i prossimi tre anni la nostra Banda, ma dovrei dire "Bandone", sarà ancora quella di Bracigliano.
In una successiva intervista su Fpw, ecco questo è una promessa che faccio ai lettori del blog, mi piacerebbe parlare tanto della Grande Banda Città di Bracigliano, anche perché personalmente ne vado fiero per il notevole spessore artistico e professionale sempre esibito da quella che chiamo ormai la "nostra" Banda. Grazie e un saluto a tutti i lettori di Fuoriportaweb.

Gabriele Fusco, l'esibizione musicale nel sagrato della chiesa di Sant'Antonio di Padova


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