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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 30/12/2018 ● Click 1412

Messaggio di fine anno del Sindaco di Guglionesi


Mario Bellotti © FUORI PORTA WEB

Care concittadine e cari concittadini.
Queste sono le ultime ore di un anno, il 2018, che è stato entusiasmante per molte cose e ricco di sfide, ma che ricorderemo soprattutto, purtroppo, per le moltissime difficoltà e complicazioni che ha portato.
Il mio ricordo e quello di tutta l'Amministrazione comunale va innanzitutto a quei giovani, nostri concittadini, strappati alla vita per mali incurabili o per tragiche fatalità, nonché a tutte quelle persone, tra le quali molti anziani e bambini, che a causa del terremoto hanno perso un bene primario: la propria abitazione, e che corrono il serio rischio di non poter rientrare a casa a breve termine, vedendosi privati degli affetti e dei luoghi più cari.
Non si tratta di una privazione trascurabile, al contrario: il diritto all'abitazione viene del resto formalmente riconosciuto dall'art.47 della nostra Carta costituzionale e da una serie di trattati internazionali: l'articolo 25 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, l'articolo 11 della Convenzione internazionale sui diritti economici, sociali e culturali, riconoscono, infatti, il diritto alla casa come parte del diritto ad un adeguato standard di vita.

Quello che auspico, per me, l’Amministrazione e per l’intera comunità di questo paese che oggi mi trovo ad amministrare, è che anche chi, per sua fortuna, non ha subito danni, né affettivi né materiali, si senta oggi partecipe di una grande famiglia, di uno stesso tessuto sociale e affettivo, e condivida insieme ai meno fortunati la speranza, anzi la convinzione, che il domani che ci aspetta sarà migliore.
Solo se riusciremo a comprendere che le difficoltà del nostro prossimo non sono problemi che non ci appartengono, ma questioni che ci coinvolgono tutti, potremmo avere una Guglionesi più forte e più bella.

Siamo stati eletti il 10 giugno scorso e in pochi mesi ci sono state tante difficoltà da affrontare, non solo legate alle calamità naturali e alle tragedie. Abbiamo trovato, seppure con professionalità di alto livello, una macchina amministrativa abbandonata a se stessa e, sopratutto, una comunità, seppure dotata di una grande potenzialità, divisa e frantumata, messa l'una contro l'altra senza nessuna apparente motivazione.
Era già evidente quando abbiamo affrontato una campagna elettorale con ben cinque liste in campo e con oltre sessanta candidati per poco più di tremila votanti, in un clima di rivalità e spaccature.
Ma una scossa di magnitudo 5.1 della scala Richter ha cambiato le priorità, facendoci capire che ciò che conta davvero è essere costruttivi e determinati a fare il bene della nostra comunità, anteponendo gli interessi generali a quelli particolari.
Non potrò mai dimenticare la poderosa macchina di aiuto scattata dopo il terremoto di agosto, non solo da parte dei Vigili del fuoco, della Protezione civile, locale e regionale, delle forze dell'ordine. Ho sentito soprattutto, credetemi, l'avvolgente aiuto e lo spirito di fratellanza della stragrande maggioranza dei nostri concittadini, che mi hanno chiesto o hanno direttamente contribuito a dare una risposta ai bisogni immediati di chi si è trovato catapultato fuori di casa ed in preda alla paura.
Sono stati tanti quelli che hanno dato o fatto qualcosa per aiutare chi si è trovato in difficoltà, quelli che per quasi due mesi, senza sosta e senza chiedere nulla, si sono preoccupati di assicurare un pasto a chi ne aveva bisogno. E sono stati tanti anche quelli che hanno trovato il tempo e la forza di prestare ascolto, di consolare con una parola o un gesto quanti hanno sofferto in quei momenti terribili.

Non potrò mai dimenticare il lavoro di chi, in primis la Preside e il Presidente della Provincia di Campobasso, in pochi giorni ha permesso il trasloco di centinaia di studenti da un edificio all'altro, permettendo in tempi ristretti e sotto le pressanti quanto legittime preoccupazioni dei genitori, di iniziare regolarmente e in sicurezza l'anno scolastico.

Per questa grande lezione di vita, mi sento di dire che l'anno che verrà dovrà essere, l'anno della solidarietà. E lo sarà, credetemi.

Inoltre, non posso dimenticare quanti, e sono tanti, in questo momento sono senza lavoro e vivono grandi difficoltà economiche. Senza il lavoro non si è liberi, non si è sereni, non c'é futuro. In questi sei mesi di mandato, decine e decine di persone disperate, si sono rivolte al Sindaco affinché li aiutasse a trovare un lavoro. Purtroppo però, un Sindaco, in materia di lavoro non ha competenza, ma vi assicuro che farò in modo di favorirlo in tutti i modi possibili, assicurando la massima partecipazione di tutti i guglionesani, senza distinzione alcuna. Il lavoro è un altro di quei diritti fondamentali cui tutti, laddove se ne presenta l'occasione, devono avere, a parità di condizioni, la possibilità di accedervi.

Sarà anche l'anno in cui verranno coinvolti tutti quei talenti guglionesani sparsi per l'Italia e per il mondo intero. Tutti quei guglionesani che, spesso in silenzio e all'insaputa di molti, hanno dato lustro al nostro Comune e che sono da esempio per noi tutti, motivo di orgoglio per troppo tempo trascurato.
Ripartiamo da loro! Da chi, a prescindere dal proprio credo politico, ha pensato a costruire invece di criticare, e ha contribuito a dare una immagine positiva al nostro Comune.
Ripartiamo da loro e da noi tutti, con uno spirito di fiducia e con la consapevolezza che possiamo crescere e migliorare la nostra vita e il nostro paese. E facciamolo insieme.

La tensostruttura che ospiterà la festa del capodanno in piazza, la prima dopo 18 anni, fortemente voluta da questa Amministrazione, ha un significato simbolico forte.
Abbiamo iniziato il nostro mandato con una tendopoli che ha ospitato centinaia di persone in difficoltà, angosciate, spaventate dal futuro. Ora ricominciamo da una tenda diversa, che ospiterà centinaia di persone unite per aspettare con gioia il nuovo anno. Perchè, per usare una citazione a me tanto cara, "ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno".

Buon anno a tutti i guglionesani che sono in Italia, ai guglionesani che si trovano all'estero e a tutti noi.

Mario Bellotti
Sindaco di Guglionesi


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