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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 25/5/2018 ● Click 1828

Fratello Arcangelo, sorella Luisa, sorella morte: per Luisa Pretore


Arcangelo Pretore © FUORI PORTA WEB

Come non ricondurre la morte alla spirituale–materialità con cui ha voluto connotarla Francesco d’Assisi. Solo frate Francesco poteva accostare la fratellanza che è data all’interno della famiglia allo sfuggente mistero di Sorella morte .Il Cielo , la Terra , la Luna, il Sole e le creature tutte sono accomunati dalla loro morte futura che, incombente, possente li sovrasta , siano essi astri celesti o esseri viventi , i quali, essendo parte integrante della stessa famiglia umanizzata , al finire del loro tempo ,con compassionevole tenerezza li abbraccia . E’ questo scritto nel Cantico delle creature , lasciando Francesco, intendere una natura degli esseri viventi e dei corpi celesti che rimanda ad un antico sentire di lucreziana memoria. Dopotutto , per quanto riguarda i viventi, ciascuno di noi, in proprio, ha fatto esperienza del come siamo venuti al mondo , del come dal mondo ci concediamo , ripensando al nulla che eravamo solo cent’anni fa (il nostro nome ,allora ,non era scritto da nessuna parte dell’Universo-Mondo di cui oggi facciamo parte) e, prospettando per certo il nulla a cui il nostro corpo a poco a poco sarà ricondotto dopo la morte : cenere tra le ceneri dei viventi del passato ; in mezzo, la nostra vita trascorsa e quella che ancora ci sarà data . Del resto ,rappresentano per ciascuno di noi i nostri figli ( o chiunque) una prova provata dell’assunto che” ogni vivente nasce da un altro vivente” , mentre oscilliamo precari , istante dopo istante , tra l’essere e il nulla . E’ da fratello a sorella che accompagno con questo scritto il tuo congedarti da questo mondo, Luisa . Solo poco tempo fa, quando ancora avevi qualche speranza di vita persavi di viaggiare tutti i viaggi che non avevi mai fatto . Solo qualche tempo fa , Luisa, Pensavi di poter reinventarti una nuova autonomia in un fantasioso altrove , dopo la meritata , appena conquistata pensione . Ma quel tempo che avresti voluto per te è stato cancellato da una morte improvvisa . Solo pochi giorni fa con la tua abituale amorevole cura pensavi di rinnovare il giardino , di vedere ancora sbocciare le rose in questo tiepido maggio mariano , di vederli ancora avvizzire nell’ autunno del loro ciclo vitale ; e la sorte, benevola , ti ha concesso, ancora ieri l’altro , di odorare il profumo delle loro gialle corolle sul tuo comodino , ed eri contenta ; pur nel dolore , eri ebbra di te, del loro profumo soave che sapevi venire dalla nostra terra . E, fino all’ultimo respiro, pur fiaccata nella carne , offesa nel corpo ; pur nella tua toccante fragilità ultima , nel tuo cuore, Luisa , la vita dentro pulsava forte e, compiacente, ti sosteneva , nella tua ferma volontà di voler esserci ancora con noi e, per quanto fosse improbabile questo esile filo di speranza , forte pervadeva anche le nostre vite . Ora osservo smarrito il tuo corpo immobile e avverto il timore di non sapere né poter colmare il vuoto che hai lasciato (come fosse l’ occuparlo un’impudente profanazione), quello che è stato il tuo spazio vitale ,qui intorno , ancora pieno dei tuoi gesti del tuo esserci stata con noi. Ci hai dato molto Luisa, anche quando eri un po’ brusca , forse solo perché incompresa , a riprova che la vita delle persone defunte non è segnata ,in modo dozzinale , dall’ipocrita sequenza retorica di perfezioni morali che a nessuno in terra è dato inanellare . Di te ,cara Luisa, resterà il tuo insegnamento ( è stato questo il tuo ruolo ), la tua riservata filosofia di vita , improntata ad una formazione culturale, si, è vero, istituzionale , tuttavia sempre accorta agli aspetti sociali; un sapere che assimilato nelle menti delle nuove generazioni dei tuoi alunni , fosse solo per distratta curiosità, per impegno di studio , per altro … persistente , continuerà a vivere con loro un po’ aldilà del tuo tempo ,mentre qui , oggi, il tuo corpo distrutto dal male di dentro incontra il dolore muto di questo nostro mondo opaco .

Grazie Luisa, per esserci stata al mondo; tuo fratello Arcangelo


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