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PoliticaTermoli
Pubblicato in data 5/4/2018 ● Click 1281

Regionali Molise 2018: il manifesto politico-programmatico del PD Basso Molise


Pasquale Marcantonio © FUORI PORTA WEB

La federazione PD del Basso Molise intende contribuire alla stesura del programma politico in occasione del rinnovo del Consiglio Regionale della regione Molise.
La seguente proposta viene fuori da una sintesi di dibattiti, approfondimenti e studio fatto, negli ultimi anni, all’interno del territorio di competenza della scrivente Federazione.
Abbiamo puntato l’obiettivo principalmente su temi che investono direttamente il territorio, le sue peculiarità, le sue necessità, potenzialità e ricchezze.
Abbiamo, quindi, deciso di dividere la nostra proposta in 7 punti programmatici che andranno ulteriormente approfonditi durante la campagna elettorale.

SANITA’. L’obiettivo prioritario è quello di aprire il Pronto Soccorso a Larino alleggerendo quello di Termoli. E’ nota a tutti la cronaca degli ultimi anni che ha visto fortemente penalizzato il territorio basso molisano sulla questione sanitaria. Riaprire il presidio a Larino, significa, principalmente, ridare un servizio di assistenza ad un territorio vasto che oggi è fortemente depotenziato. L’intera operazione è possibile attuando il decreto Balduzzi, sapendo coglierne i particolari e redistribuendo il servizio sull’intero territorio regionale in parti eque. L’impegno fin qui messo in campo, dall’attuale amministrazione, è stato necessario per uscire da un periodo di forte risanamento economico e strutturale della sanità. Non quindi slogan elettorali di sanità pubblica ma una necessaria fase nuova, capace di rimettere al centro la qualità del servizio sanitario regionale e abbattere i costi al cittadino.

SNELLIMENTO APPARATO AMMINISTRATIVO. Cominciamo la nostra analisi da un assunto fondamentale. Una regione di poco più di 300mila abitanti non può essere organizzata con 136 Comuni, due province, seppur depotenziate ma non abolite, una Regione, più tutte le strutture sub regionali. E’ troppo. La nostra proposta è semplice e pone le basi per una seria e lungimirante riorganizzazione territoriale. Siamo l’unica regione d’Italia che non ancora recepisce la legge Delrio sulla fusione dei Comuni. Proponiamo di farlo. Proponiamo, quindi, di offrire l’opportunità a due o più comuni di unirsi sotto l’aspetto politico in prima battuta, per poi costruire l’unità anche territoriale. La Regione Molise dovrà stanziare gli incentivi per poter favorire le fusioni e dovrà stabilire il regolamento referendario per poter dare l’ultima parola agli abitanti coinvolti nel processo di fusione. Non intendiamo, pertanto, ridisegnare a tavolino la nuova morfologia socio/politica della regione, ma vogliamo che siano i territori protagonisti del loro cambiamento. Non vogliamo in alcun modo cancellare la storia dei territori, ci candidiamo a scriverne il futuro.

LAVORO. Obiettivo fondamentale è la ristrutturazione dei consorzi industriali. Devono essere più snelli, al servizio dello sviluppo economico e devono creare interessanti opportunità per le aziende che operano e per quelle che intendono insediarsi. Senza dimenticare la morfologia della nostra regione, è necessario risvegliare anche l’economia dei piccoli centri. Per questo proponiamo di inizializzare i territori allo spirito cooperativistico. Non è utopia mettere insieme le persone, le attività, le idee, per contribuire allo sviluppo sociale ed economico dei territori in cui si abita. Infine, la fabbrica del turismo. Abbiamo mare e montagna. Primi interessanti passi sono stati fatti. Bisogna riorganizzare il territorio, migliorare i servizi ed aprirsi al mondo.

ACQUE. Fatta con istituzione dell’Egam, la riforma del sistema idrico integrato ma da solo non basta; e necessario a nostro avviso un ruolo diverso degli enti locali nella gestione del servizio idrico integrato e inoltre va data una sistemazione a Molise acque l’azienda speciale senza un consiglio di amministrazione e un direttore dopo il progetto di riordino annunciato.

AMBIENTE.
Dopo il parco del Matese occorre pensare a Civitacampomarano e la sua frana per salvaguardare l’orgoglio di una popolazione, ripensare alla pesca sportiva dopo azzeramento dei fonti destinati e la legge regionale 10/2016.

CULTURA. Molise Cultura va rivista dopo la esternalizzazione e la creazione della fondazione; inoltre la creazione della Fondazione Molise Università va vista in consiglio Regionale , una cosa di tale portata non può passare in sordina e con la sola Giunta ; inoltre riteniamo opportuno che il Molise deve aderire al Fus (fondo unico per lo spettacolo) e rilanciare i sui siti.

INFRASTRUTTURE E MOBILITA'. LA FERROVIA del Molise per tratti inesistenti va rivitalizzata e soprattutto potenziata almeno dal punto di vista turistico (vedi Abruzzo); La tratta Campobasso Isernia Roma definita da Legambiente la tratta più vetusta di Italia per i convogli con notevoli disagi per i passeggeri va salvaguardata ; va data una occhiata alla faccenda Porto di Montenero di Bisaccia dove manca ancora il collaudo delle opere dietro una vicenda penale che vede vari indagati e la struttura ancora ferma.
Su trasporto pubblico ancora una volta si assiste alla bocciatura della procedura del bando regionale, essa va rivista e sollecitata ancora ferma da lungo tempo. Infine va affrontato una volta per tutto il problema della carenza idrica nel basso Molise
Ci sono migliaia di cittadini nella zona tra Termoli, Campomarino, Nuova Cliternia, Larino, Portocannone, Guglionesi, San Martino in Pensilis e Ururi alla prese con problemi di approvvigionamento d’acqua per uso domestico soprattutto nei mesi estivi e per dire ancora la problematica della diga ancora senza collaudo
Nuovo impulso attuativo va dato, dopo approvazione in Giunta regionale al Piano regolatore Portuale di Termoli attraverso una visione strategica per lo sviluppo dello scalo per dare nuovi flussi turistici e commerciali all’area.
Forte impulso va dato nel nuovo programma politico regionale al rilancio della “Stratega di sviluppo urbano integrato” con azioni integrate per far fronte alle sfide economiche, ambientali, demografiche e sociali che si pongono nelle aree urbane tenendo conto dell’esigenza di promuovere collegamenti tra eree urbane e rurali. Il POR FESR FSE (delibera giunta regionale n. 56 del 24.02.2016) sostiene una strategia territoriale trasversale rivolta ad intero territorio e in particolare a nostra area urbana di Termoli: Termoli, Campomarino, San Giacomo, Guglionesi
Non possiamo non discutere e chiudere il discorso area infrastrutturale sulle opportunità delle ZES (zone economiche speciali) e sulle opportunità che esse costituiscono per le aree portuali. La nostra regione è stata inserita ad ultimo momento insieme ad Abbruzzo nel decreto del sud e sono previsti lo stanziamento di circa 200 milioni di euro da utilizzare tra il 2018 e il 2020, occasione da non perdere e su cui puntare la discussione.

Certo sono solo alcuni punti ma vogliamo iniziare a discutere dei temi e contenuti in questa campagna elettorale e provare e dare e credibilità al nostro territorio e alla nostra gente.

Termoli li 29 marzo 2018
Il segretario di Federazione - la Segreteria di federazione Basso Molise


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