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CulturaGuglionesi
Pubblicato in data 31/5/2017 ● Click 3332

La "Madonna del Viandante", in pellegrinaggio generazionale verso l'oasi mariana


Luigi Sorella © FUORI PORTA WEB

Nel 1956 a Guglionesi si tornò al voto amministrativo.
Al “potere” – scrisse Mons. don Carlo Maglia nel suo libro “Le opere dell’Amore” – tornarono “persone tradizionalmente fedeli alla Chiesa”.
La Democrazia Cristiana vinse l’elezione amministrativa di Guglionesi del 1956, con circa 300 voti di vantaggio, evitando, come annotò nel suo memoriale don Carlo (parroco di Guglionesi dal 1947 al 1973), il “pericolo rosso”. "Le elezioni amministrative, preparate con un’intensa propaganda da ambo le parti, hanno visto in santo combattimento tutte le organizzazioni cattoliche e democratiche. Così salirono al potere persone tradizionalmente fedeli alla Chiesa ed amanti del bene. Fra questi la Prof. Maria Bracone, Presidente del Comitato dell’associazione e dell’A.C.. Questa vittoria ristabilì l’equilibrio, sconvolto con le elezioni del 1952, e segnò una più intensa ripresa di opere a beneficio della cittadina".

I rinnovati sodalizi, con l’Amministrazione comunale di Guglionesi e con il nuovo sindaco (il dott. Vittorino Rispoli), diedero subito un “segno tangibile di compartecipazione” alle opere di don Carlo, in particolare per la chiesa rurale del Viandante. Don Carlo, sin dal primo ottobre del 1951, nella solennità della Madonna del SS. Rosario, a conclusione dei festeggiamenti per la “Consacrazione della Collegiata ed Incoronazione di Maria Assunta Celeste Patrona di Guglionesi”, pose la prima pietra per la costruzione della chiesa del Viandante, alle presenze delle autorità civili e militari, e di S. Ecc. Mons. Oddo Bernacchia, vescovo di Termoli. I lavori per le costruzioni della chiesa del Viandante e di una scuola adiacente in località “Guardata” terminarono nel 1956, coinvolgendo nell’opera un po’ tutta la comunità di Guglionesi, come era solito fare don Carlo. "La nuova Amministrazione Comunale, volendo dare un segno tangibile di compartecipazione ai sacrifici di Don Carlo per la valorizzazione dell’Agro con la costruzione della nuova Chiesa, donava per la stessa uno splendido altare di marmo; si accelerarono e completarono i lavori, sistemando anche il sacrato in modo da formare una vera oasi sacra! Fu costruito il campanile ed ordinata una bella campana, che ora canta le glorie della Madonna in quella vasta zona, dove vivevano migliaia di anime, prive di ogni conforto. Accanto alla Chiesa fu costruita dall’illustre Prof. Del Torto, che donò anche il terreno per la Chiesa, la Scuola, concentrando il fulcro di vita religiosa e civile ai piedi della Madonna".

La chiesa della Madonna del Viandante fu al centro dell’azione pastorale di don Carlo alla metà degli anni Cinquanta dello scorso secolo. Il 7 novembre del 1956 così scrisse don Carlo al vescovo di Termoli, Mons. Oddo Bernacchia: "Eccellenza Venerata e Padre Amatissimo, con gravi sacrifici sono riuscito a coronare il voto fatto di dare all’agro guglionesano, e precisamente al centro della Guardata, la Chiesa annessa alla Scuola fatta costruire, dietro vive insistenze, dall’Illustre Prof. Del Torto, il quale ha pure donato il terreno per la Chiesa ed altre opere assistenziali che in prosieguo il tempo si potranno costruire. La nuova Chiesa sarà dedicata alla “Madonna del Viandante” che la Famiglia Del Torto ha voluto generosamente donare, facendola riprodurre dall’antico simulacro che si venera nella Cappella di Famiglia, ora passata all’Asilo. La solenne traslazione della statua già consegnata alla Parrocchia, si farà nel pomeriggio dell’8 Dicembre, festa dell’Immacolata, previa preparazione predicata per tutta la novena da un Padre Passionista.
È vivissimo desiderio mio e di tutto il Popolo che Vostra Eccellenza partecipi a questo trionfo della Madonna! Supplichiamo a voler partecipare almeno domenica mattina benedicendo la nuova Chiesa e statua, celebrando poi la prima Santa Messa.
Sarà una grande gioia e consolazione per Vostra Eccellenza e per tutto il Popolo di Guglionesi e della vasta zona dove vivono oltre millecinquecento anime!
Mi riservo di passare da Vostra Eccellenza per gli accordi necessari. Prostrato al bacio del Sacro Anello, imploro la santa benedizione! Don Carlo Maglia, Arciprete
".

Per la nuova chiesa rurale fu realizzata l’artistica statua della Madonna del Viandante. "Nel mese di agosto arrivò l’artistico simulacro della “Madonna del Viandante”, costruito dalla rinomata Ditta Parathoner di Ortisei. Da Castellara, dopo essere rimasto alcun tempo nella Chiesa, venerato dagli orfanelli e ricoverati nell’Ospizio, fu solennemente trasportato con fiaccolata alla Chiesa Collegiata fra il tripudio di tutto il popolo. E si arrivò alla grande festa. Ultimati i lavori, preparati gli animi al grande avvenimento con una straordinaria predicazione, alla quale partecipò tutta la popolazione, fin dalla vigilia si concentrarono a Guglionesi gli invitati. Venne da Esino Lario, per omaggio a Don Carlo, la musica dell’Associazione Alpini con gagliardetto. Al mattino dell’8 dicembre, graditissimo omaggio a Don Carlo, Comunione veramente generale di tutte le organizzazioni Cattoliche, dei Ricoverati e del Popolo! Non poteva meglio iniziarsi la celebrazione del decennale!
Nel pomeriggio, alle ore 14, preceduto dal corpo musicale alpino, si inizia il Pellegrinaggio attraverso vari centri: San Giacomo, Petacciato e le varie Contrade: 13 chilometri di strada, percorsi dal lungo corteo portando in trionfo l’artistico simulacro della Madonna, dalla Chiesa Collegiata alla nuova Chiesa-Santuario della Guardata.
Commoventissimo l’incontro delle masse di popolo rurale col Pellegrinaggio della Madonna! Un vero trionfo segnò poi l’arrivo alla Guardata, dove era ansiosamente attesa la Regina di quella vasta Contrada, per insediare nella sua Reggia! Lacrime di commozione bagnarono gli occhi di quei lavoratori dei campi, che avevano trascorso la loro vita come isolati dal mondo, senza nemmeno il conforto spirituale della Chiesa, e vollero vegliare tutta la notte in preghiera ai piedi della Madonna del Viandante! Noi pensiamo che questo atto di perfetto amore e sacrificio, abbia certamente commosso il cuore della Celeste Regina, propiziando le più elette grazie e benedizioni.
Al mattino del 9 poi, convennero alla Guardata le più alte Autorità, da S. E. Sedati al Prefetto della Provincia, al Senatore Magliano, Parlamentari e Personalità della Regione e della Provincia, con una fiumana di popolo osannante!
S. E. il Vescovo benediceva la campana ed il Tempio, celebrando la prima Santa Messa fra la più intensa commozione di tutti. Dopo S. E. Mons. Vescovo e vari altri oratori esaltarono l’importanza della magnifica realizzazione costata a Don Carlo i più gravi sacrifici.
La Madonna dall’alto del suo trono pareva sorridere compiaciuta dell’imponente manifestazione di fede e di amore di tutto un Popolo! E per tutta la giornata si susseguirono i pellegrini imploranti ai piedi della Celeste Regina, chiudendo la indimenticabile giornata con la solenne Benedizione, canti e suoni di sincera gioia popolare
".

Il simulacro della Madonna del Viandante fu realizzato dalla bottega d’arte sacra di Ferdinando Perathoner da Ortisei e fu donato dalla famiglia del prof. Pasquale Del Torto (che donò anche il proprio palazzo per le esigenze didattiche dell’asilo infantile “Mimì Del Torto).
La statua, in legno policromo e composta di più elementi artistici, riproduce una scultura mariana già venerata nella cappella privata della famiglia (nel palazzo Del Torto), a richiamo del simulacro della “Madonna dei Miracoli” di Casalbordino, la quale Vergine rievoca l’apparizione mariana dell'11 giugno 1576 al contadino Alessandro Muzio da Pollutri, giunto nella località “Piano del Lago”, in agro di Casalbordino, per constatare i danni della memorabile alluvione di quei giorni. La tradizione mariana tramanda che il contadino Alessandro, recitando il SS. Rosario, udì suonare la campana della chiesa parrocchiale del paese durante la Consacrazione eucaristica. Così, al suo cospetto orante, apparve la Madonna dedita a richiamare la tragedia dell'alluvione come monito contro il peccato dell'uomo. L’alluvione catastrofica, tuttavia, risparmiò il campo del contadino Alessandro, e così in quella stessa oasi dell’apparizione mariana fu costruita, fin dalla seconda metà del XVI secolo, una cappella votiva, poi trasformata in piccola chiesa nel 1614 per i frequenti pellegrinaggi.

L’11 giugno di ogni anno i guglionesani ancora sono dediti al pellegrinaggio alla “Madonna dei Miracoli” di Casalbordino, e la grande estensione territoriale dell’agro di Guglionesi – tra due corsi fluviali – rese partecipe la pietà popolare alla devozione della “Madonna dei Miracoli”, protettrice dalle alluvioni dei campi coltivati.
Molti documenti storici e testimonianze orali citano la frequenza delle esondazioni dei corsi d’acqua ai piedi del colle di Guglionesi, sia del Biferno che del Sinarca (ancora oggi la zona della Guardata registra periodici danni alle colture per lo straripamento del fiume).

La chiesa del Viandante in agro di Guglionesi, in località “Guardata”, rimase aperta al culto fino alla prima metà degli anni Settanta dello scorso secolo. Chiusa e abbandonata - anche per vari pericoli strutturali noti fin dalla sua costruzione! - agli inizi degli anni Ottanta (dopo il terremoto dell'Irpinia, quando altre chiese di Guglionesi subirono danni) minacciava di crollare. Così, su decisione del vescovo Mons. Cosmo Francesco Ruppi, il simulacro della Madonna del Viandante fu trasferito nell’episcopio di Termoli.

Il 19 marzo del 1983 San Giovanni Paolo II, nella visita pastorale alla Diocesi di Termoli e di Larino, fu ospitato nell’episcopio diocesano dal vescovo Mons. Cosmo Francesco Ruppi; il Santo Padre si fermò in breve preghiera dinanzi all’artistica opera sacra del maestro Perathoner di Ortisei.
Nel 2000, prima del congedo pastorale dalla diocesi di Termoli, Mons. Domenico Umberto D’Ambrosio su richiesta del Reverendo Parroco di Guglionesi, Mons. Gabriele Morlacchetti, autorizzò la restituzione dell’opera d’arte alla nostra parrocchia.
Il simulacro fu collocato nella chiesa di S. Antonio di Padova.

Nel 2016, in occasione dell’Anno Santo della Misericordia indetto dal Papa Francesco, il Reverendo Parroco di Guglionesi, Don Gianfranco Lalli, ha devotamente espresso al Popolo di Guglionesi il desiderio di erigere e di condividere un’edicola mariana sul territorio diocesano, nella parrocchia di Guglionesi, per collocarvi la statua della Madonna del Viandante, come misericordiosa Madre protettrice del cammino di fede in Cristo.

Grazie all’abbraccio caritatevole della famiglia Romano, la quale ha accolto a cuore aperto la volontà del nostro caro Parroco, all’oasi mariana è stato donato un angolo della Terra di Guglionesi che sorge in prossimità della cima del “colle di S. Adamo”, un punto panoramico che volge lo sguardo al paese e si presta spiritualmente alla devozione di ogni pellegrino.

Grazie alla buona volontà di vari operatori professionali e di valenti artigiani della Comunità di Guglionesi, i quali si sono offerti nella condivisione dell’opera, l’edicola mariana è stata completata nel mese di maggio del 2017.

Il 31 maggio 2017, in onore anche al centenario dell’apparizione di Maria Vergine a Fatima (13 maggio 1917-2017), il vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, S. E. Mons. Gianfranco De Luca, ha solennemente consacrato la “presenza materna di Maria, che - come ricorda il Santo Padre Francesco - mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità”.

[Cfr. Luigi Sorella, Non solo un prete. Tra fascismo e democrazia, Palladino Editore, Campobasso, 2009, pagg. 233-236]

Fotografie (di Luigi Sorella):
1 - San Giovanni Paolo II e mons. Cosmo Francesco Ruppi, vescovo della Diocesi di Termoli, dinanzi al simulacro della Madonna del Viandante di Guglionesi (Episcopio di Termoli, 19 marzo 1983, archivio fotografico diocesano)
2 - L'edicola mariana sul Colle di S. Adamo (maggio 2017), prima della traslazione del simulacro
3 - Il simulacro della "Madonna dei Miracoli" nella cappella privata del palazzo Del Torto a Guglionesi
4 - Preparativi per la traslazione del simulacro dalla Chiesa di S. Antonio di Padova all'edicola mariana
5 - Documento storico raffigurante la Chiesa del Viandante della "Guardata" in agro di Guglionesi
 


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