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25/8/2015
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Termoli
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Pietro Di Tomaso
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Cultura
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1013
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L’idea di una ‘Fusione di Comuni’ per giungere al Comune Unico “Nuova Termoli”
Occorre fare una premessa. Il tema della ‘Fusione di Comuni’ sta
diventando oggetto di molti dibattiti a livello di opinione pubblica e non solo.
L’istituto della fusione è concepito come uno strumento per consentire ai Comuni
una migliore gestione delle risorse pubbliche a vantaggio delle proprie
comunità. Come si legge nel sito ‘ANCI Toscana’ 1 più 1 = 3. Il Comune Unico
costa di meno e serve di più. <<Oggi non è più possibile ragionare in termini
di Comune singolo, ed è per questo che le forme di gestioni associate
(Convenzioni e Unioni), fondate su dimensioni territoriali che tengano conto di
un ambito territoriale più adeguato, rappresentano un vero e proprio punto di
lavoro per gli enti territoriali (…). Oggi, piuttosto sorprendentemente si è
aperta una fase politico-istituzionale nuova al riguardo del tema Fusione di
Comuni che ci riguarda direttamente, dato che le iniziative, provenienti sia
dall’alto che dal basso, riguardano un numero importante e crescente di
amministrazioni comunali toscane. La direzione è quella delle “economie di
scala” e allocazioni funzionali adeguate alle caratteristiche proprie
dell’ambito di riferimento >>.
Nel nostro caso, ovvero nell’ambito del Molise costiero, quale potrebbe essere
la Fusione di Comuni più adeguata alle caratteristiche del territorio di
riferimento? Personalmente provo a indicare la seguente: Guglionesi, Petacciato,
Montenero, San Giacomo, Termoli, Campomarino… (Comune Unico “Nuova Termoli”).
Ovviamente il lettore di queste note potrà optare per una diversa composizione
della predetta fusione, anche in considerazione del fatto che il numero globale
di abitanti riveste notevole importanza. Infatti bisogna valutare la possibilità
che il futuro Comune Unico abbia una ‘massa critica’ più forte nei confronti
delle istituzioni statali suscitando, altresì, interesse da parte di
associazioni imprenditoriali per allocarvi aziende che offrano possibilità di
posti di lavoro.
Come già accennato sopra, ai fini della fattibilità del progetto “Fusione di
Comuni” bisognerà valutare, tramite una simulazione di scenari, gli effetti che
possono derivare dall’aggregazione in esame (spesa del personale, stima dei
fabbisogni standard, numero di abitanti finali, economie di scala e via
elencando). Si dovrà indire un referendum e dopo l’esito positivo sarà il
Consiglio regionale a dover dire l’ultima parola.
Insomma le Fusioni di Comuni, oggi, dovrebbero favorire processi di
razionalizzazione della spesa che possano liberare risorse a vantaggio delle
collettività locali. <<La legge di stabilità per l’anno 2015 – si legge
su Ministero Interno: Fusioni quali vantaggi? –, al fine di promuovere la
razionalizzazione e il contenimento della spesa degli enti locali attraverso
processi di aggregazione e di gestione associata, ha introdotto ulteriori misure
volte a favorire i processi di unione e fusioni di Comuni. Nel dettaglio, per i
Comuni istituiti a seguito di fusione, che abbiano un rapporto tra spesa di
personale e spesa corrente inferiore al 30 per cento, fermi restando i limiti
previsti dalla legislazione vigente e la salvaguardia degli equilibri di
bilancio, non si applicano, nei primi 5 anni dalla fusione, i vincoli e le
limitazioni relativi alle facoltà assunzionali e ai rapporti di lavoro a tempo
determinato…>.
Concludo sottolineando che il successo dell’idea di cui al titolo del presente
articolo dovrà essere supportato da appositi progetti di qualità ancorati a
settori come urbanistica, infrastrutture, trasporti, agricoltura, green economy,
cultura. Investire in conoscenza e capitale umano. Il turismo e l’economia del
mare. Con la Fusione è possibile migliorare il livello di funzionamento della
pubblica amministrazione unitamente alla prospettiva di sviluppo economico del
Molise costiero. Con la Fusione si possono creare le condizioni per rendere il
territorio competitivo e capace di attrarre investimenti pubblici e privati. E’
fondamentale archiviare forme di municipalismo che in passato hanno fatto da
freno allo sviluppo territoriale. Confido in auspicabili contributi di chi vorrà
intervenire al riguardo. Da ultimo segnalo che è all’esame della Regione Abruzzo
l’esito positivo del referendum per la Fusione dei Comuni di Pescara,
Montesilvano e Spoltore (Comune Unico: Pescara).
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