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1° giugno, Guardialfiera rievoca l'indulgenza plenaria perpetua dell'anno 1053
[di Vincenzo Di Sabato]
Guardialfiera, paese antico rivolto al futuro, sfoggia il 1° giugno la sua
dignità secolare, unica, legata alle Indulgenze Plenarie Perpetue elargite a
Guardia Adalphiera (Guardialfiera) nell’Anno Domini 1053.
Era di giugno allorché le acque rovinose del Biferno in piena, ne travolsero i
fragili ponti e preclusero l’avanzata verso la Daunia d’un Papa tedesco
cinquantunenne, spinto a concordare un patto di fides reciproca con i Bizantini.
A ricercare una intesa, insomma, capace di contrastare l’avanzata dei Normanni,
verso lo Stato Pontificio.
E’ Leone IX, Brunone dei Conti di Dagsburg che, venuto da Roma, si ritrova
smarrito nella vallata, “apud Biphernum fluvium”, inerme, sfinito, umiliato,
anche ripulso da popolazioni spaurite appartenenti
a Contee Longobarde in dissidio tra loro.
Ma dal fiume, come un miraggio, il Papa intravede sulle colline, una rocca ed un
pugno di case abbarbicate attorno. Sarà forse il Castello del Conte Adalpherius,
Signore di Guardialfiera.
Il cavallo scala dirupi scivolosi e conduce il Pontefice fra noi. Ed è
finalmente rifocillato, soccorso, accolto con gli onori dovuti al Vicario di
Cristo. Il Clero, il Conte, la bella testarda Guardialfiera, con coralità di
folla, dona al Pontefice rinvigorito, il brivido della riconquistata pace
interiore. Fra un gorgo di emozioni, incapace di esprimere là per là, adeguata
riconoscenza alla moltitudine guardiese munifica e coraggiosa, il Papa
s’inventa, su terra molisana, l’imprevedibile prima forma di Indulgenza Plenaria
sine tempore. Atto inaudito carico di mistero, donde, poi la Porta Santa. Ed è
così che - in virtù dei celesti poteri - Leone IX riapre qui alla Misericordia,
il cuore di Dio, 257 anni prima del Grande Giubileo di Bonifacio VIII. Un valore
incommensurabile, frutto della redenzione, divinamente rivelato, dunque, nel
1053.
La venuta in Molise di Papa Bergoglio, sensibile al sentimento della
Misericordia, ecciterà quest’anno il lucro salutare dell’Indulgenza a
Guardialfiera come remissione dinanzi a Dio della pena temporale, ma
anche come mezzo di purificazione, di santificazione e di esercizio dell’amoreà.
Programma città pervasa di fregi medioevali
ore 10,00 – Piazza Jovine Raduno di autorità e cittadini. Dalla chiesa di San
Giuseppe, con il Clero: processione introitale verso l’Antica Cattedrale.
Sulla loggia del Tempio. Suggestivo rito di apertura della Porta Santa,
officiato da S.E. Mons. Giuseppe Di Falco Vescovo Emerito di Sulmona.
Ore 10,30 -Solenne Concelebrazione Eucaristica Giubilare presieduta dal Vescovo.
Lucro dell’Indulgenza.
ore 11,30 – Fastosa Processione con le reliquie di San Gaudenzio Martire,
Protettore della città.
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Ore 18,00 – da Largo Moro a Piazza Jovine. Magica ricomposizione storica
sull’arrivo a Guardialfiera di Papa Leone IX
Dialogo fra il Pontefice, il Curato e Adalpherius, Signore della città.
Evocazione della prima forma di Indulgenza Plenaria.
Spettacolarizzazione da parte degli Attori: Aldo Gioia, Pino Venditti, Pasquale
Arteritano dal neo Gruppo Storico guardiese “ Giostra della Torretta” e dalle
“Paisanelle” di S. Elia in costume tradizionale del
XVIII secolo, epoca dell’arrivo a Guardialfiera delle reliquie di S. Gaudenzio.
Sfilata di figuranti fin “Sotto la Torretta” e simbolica benedizione Papale
impartita dinanzi all’ex Episcopio.
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