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Beni culturali, la politica del Governo regionale nel Molise
In merito alla salvaguardia, promozione e miglior fruizione del patrimonio
culturale del Molise, il Presidente della Regione Michele Iorio ha dichiarato:
«I beni culturali rappresentano per il Molise, oltre che la testimonianza più
eloquente della sua grande ed antichissima storia e della graduale, variegata e
complessa evoluzione della sua civiltà, anche una grossa risorsa da poter
utilizzare come sviluppo e crescita sociale.
In coerenza con tale impostazione mentale, come Governo regionale, in questi
ultimi dieci anni, abbiamo investito importanti risorse finanziarie per
contribuire al sostegno di iniziative di scavi archeologici e per realizzare
nuove infrastrutture museali. Lo abbiamo fatto come strategia di sviluppo, ma
anche come impegno istituzionale per la tutela e la promozione della nostra
storia e quindi, attraverso essa, della identità molisana.
Purtroppo, però, per una serie di concause, non ultima la presenza di
diversificate competenze nella gestione dei beni culturali, non sempre si è
riusciti a rendere pienamente fruibili i siti, operativi i musei ed
opportunamente conosciuti e visitabili i reperti e le varie rinvenienze
archeologiche di cui abbiamo disponibilità. Un esempio di questo sforzo sono
proprio gli investimenti che abbiamo prodotto per il Paleolitico di Isernia.
Negli ultimi mesi, infatti, abbiamo aggiunto un ulteriore importante
finanziamento che avrebbe dovuto determinare finalmente l'apertura del Museo.
Dello stesso periodo, si era giunti anche ad una fruttuosa collaborazione tra il
Comune di Isernia e la Direzione regionale dei Beni culturali. Quest'ultima
aveva garantito, nel corso dei lavori alla struttura museale, la presenza di un
suo responsabile che, meritoriamente, nel mentre controllava lo svolgimento
delle attività edilizie in relazione alla sicurezza del sito archeologico,
permetteva ai visitatori l'accesso allo stesso consentendo loro di poter
constatare da vicino lo stupendo tesoro che ci è pervenuto dalla Preistoria.
Appare ora evidente come la decisione di interrompere questa "buona pratica"
creerà un grosso nocumento per i visitatori e un potenziale rallentamento dei
lavori.
E' auspicabile il ricorso al buon senso di tutti per ottimizzare le risorse
materiali, finanziarie ed umane e giungere quindi al traguardo cui sono certo
tutte le istituzioni mirano: la salvaguardia, la promozione e la fruibilità
piena delle ricchezze del Paleolitico, e in generale di tutto il patrimonio
archeologico e culturale del Molise.
A tal fine, nei prossimi giorni, mi farò promotore di un incontro con ciascuno
dei soggetti istituzionali competenti per affrontare insieme le problematiche e
le criticità che impediscono, ancora oggi, al Molise di potersi giovare
pienamente, anche ai fini della crescita e dello sviluppo, dei suoi tanti ed
eccezionali beni culturali».
Pietrabbondante, area archeologica. Il Teatro sanniticoAnche il Presidente del
Consiglio regionale, Mario Pietracupa, è intervenuto sul Paleolitico di Isernia.
«Credo che il problema della fruibilità del nostro patrimonio storico, culturale
ed artistico - ha detto Pietracupa - non debba essere considerato di secondaria
importanza né tantomeno essere gestito in maniera rigida e protocollare. La
vigilanza di una tale ricchezza è giusto che sia affidata alla Soprintendenza
competente che, a sua volta, deve attivarsi al fine di fornire ai cittadini la
possibilità di accedere a luoghi di notevole importanza storica e di invidiabile
bellezza, soprattutto a chi lavora nel campo dell'archeologia o è semplicemente
amante della storia».
«Questo senso della cultura - ha detto ancora il Presidente Pietracupa - porta
tali persone a percorrere migliaia di chilometri per apprezzare le peculiarità
dei Beni dell'antichità. Mi sembra, così come affermato dal Presidente Iorio,
che la Regione Molise abbia fatto grandi sacrifici in questi anni per il
raggiungimento dell'obiettivo caro a tutti, ossia l'apertura dei siti storici
molisani. Non ha mai burocratizzato il sistema pur di venire incontro alle
esigenze dei beni culturali. Noi abbiamo la necessità di interloquire con
persone flessibili e disponibili ma soprattutto crediamo nel valore della nostra
storia e siamo fieri ed orgogliosi di poter mostrare quanto possiamo fare
nell'interesse della Regione. Senza voler criticare nessuno, penso che non possa
essere ignorata la disponibilità dichiarata dalle diverse Istituzioni a fare
gioco di squadra per l'interesse di tutti. Miglioriamo, per questo, la
fruibilità e cerchiamo di utilizzare quel valore aggiunto, tipico di noi
molisani, che può dare una spinta importante al nostro sviluppo».
«Apprezziamo - ha concluso Pietracupa - la disponibilità di quelle donne e di
quegli uomini che sia per ruolo che funzioni e per passione vanno molto al di là
delle loro competenze mettendo gratuitamente al servizio della collettività il
proprio tempo libero per mostrare le bellezze da noi custodite e la storia che
si evince dai ritrovamenti.
A loro va il mio ringraziamento per l'impegno profuso in questi anni e il
personale invito a continuare in quest'opera di studio e promozione del
territorio. A chi puntualizza invece, con linguaggio burocratico le competenze
di questi ultimi, va il mio invito a stabilire un rapporto di collaborazione
ancora maggiore e un percorso condiviso di dialogo e non di contrapposizione».
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