Il 3 novembre 2011 il prezioso e rarissimo trittico raffigurante «Madonna con
Bambino e Santi», firmato da Michele da Valona nel 1505, viene riconsegnato alla
Cattedrale di San Giuseppe in Vasto, dopo aver partecipato con successo alla
mostra «Il Rinascimento danzante. Michele Greco da Valona e gli artisti
dell’Adriatico tra Abruzzo e Molise», nel Castello Piccolomini di Celano, a cura
di Lucia Arbace e Daniele Ferrara.
Alle ore 16.30 nella Sala della Pinacoteca, in Palazzo d’Avalos a Vasto (Chieti)
presentazione del catalogo della mostra, edito dalla casa editrice Allemandi &
C., Torino.
L’Abruzzo e il Molise nel Rinascimento Adriatico
Viene finalmente riscoperto e divulgato il “Rinascimento adriatico” fra Abruzzo
e Molise. Uno straordinario capitolo della storia dell’arte e dei rapporti fra
le due sponde, che, sullo sfondo della circolazione di opere di maestri
tardogotici, quali Jacobello del Fiore, rinascimentali come Carlo Crivelli,
Pietro Alamanno e Giacomo da Campli, nonché di pittori cretesi e “madonneri”
eredi della secolare tradizione bizantina, vide protagonista l’interessante
personalità di Michele Greco da Valona. In linea con i più recenti orientamenti
delle politiche culturali nazionali impegnate in una strategia di promozione
dell'area Adriatica e nel rinsaldare i rapporti tra i paesi delle due sponde
attraverso la ricostruzione della fitta rete di rapporti tra loro intercorsi ab
antiquo, l'opera pone l'attenzione sull'artista albanese Michele Greco da Valona,
attivo in Abruzzo e Molise nei primi anni del Cinquecento. La sua pregevole e
originale produzione pittorica, difatti, risulta emblematica per cogliere lo
stretto connubio e le reciproche contaminazioni vissuti tra i paesi prospicienti
lo stesso mare e consente di implementare quel preciso ambito culturale
identificato come “Rinascimento Adriatico”. Il pittore albanese rivela una
particolare libertà espressiva che si concretizza nei dipinti su tavola
conservate a Vasto (Chieti) e Guglionesi (Campobasso), che fondono gli stilemi
della pittura post bizantina e di quella rinascimentale italiana: l’una secondo
la declinazione albanese e l’altra secondo quella ‘adriatica’ che trovò in Carlo
Crivelli e nei suoi seguaci un punto di riferimento fondamentale.
Il lavoro, risultato di una impegnativa e intensa ricerca realizzata con
determinazione dai soprintendenti per i Beni Artistici, Storici ed
Etnoantropologici dell'Abruzzo e del Molise, Lucia Arbace e Daniele Ferrara,
raccoglie tutto il corpus ad oggi riconducibile al pennello di Michele Greco, ne
esamina le matrici formative, le peculiarità espressive e la cifra stilistica,
individuando influssi ed ispirazioni che travalicano gli angusti confini
autoctoni e regionali per immergersi in temperie artistiche di più ampio respiro
nazionale. Propone inoltre dipinti e sculture prestigiose che ben rappresentano
la complessità dei rapporti culturali negli antichi Abruzzi, favoriti dai
commerci, sulle rotte della fede e della transumanza.
Conclusasi la mostra “Rinascimento danzante. Michele Greco da Valona e gli
artisti dell’Adriatico tra Abruzzo e Molise”, a Celano, nel Castello Piccolomini
- visitata dal 27 luglio al 1° novembre 2011 da circa diecimila visitatori, con
lusinghieri commenti - viene ora presentato il catalogo il 3 novembre (ore
16.30) a Vasto in Palazzo d’Avalos; seguirà poi il workshop di indagini
diagnostiche sulle opere di Michele Greco, aperto al pubblico presso l’Episcopio
di Termoli, dal 7 novembre fino al 3 dicembre (ore 9.30-12.30; 17.30-19.30),
preliminare al rientro in Guglionesi. Progredisce così il complicato e
affascinante ‘puzzle’ di questo intricato contesto storico-artistico e si
spalancano nuovi scenari di ricerca, soprattutto per quanto concerne la
produzione pittorica in Albania (o meglio, in Epiro) all’inizio del Cinquecento.
Attraverso la collaborazione fra le Soprintendenze per i beni storici artistici
ed etnoantropologici dell’Abruzzo e del Molise, l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto e
la Diocesi di Termoli-Larino, i Comuni di Vasto e Guglionesi, si propongono
all’attenzione dei visitatori, degli appassionati e degli studiosi i risultati
delle ricerche su una meravigliosa ‘Babele’ figurativa, che, nonostante crisi e
conflitti, non venne mai meno, in quanto intrecciata a quella umana esigenza di
comunicare, trattare, produrre benefici reciproci. È il primo passo di una
ricerca che si concretizzerà in futuri appuntamenti di studio e di divulgazione,
che vedranno cooperare fra loro studiosi e tecnici di diverse nazionalità.
In occasione della ricollocazione del prezioso e rarissimo trittico raffigurante
“Madonna con Bambino e Santi”, firmato da Michele da Valona nel 1505, nella
Cattedrale di San Giuseppe a Vasto, il 3 novembre alle ore 16.30 nella Sala
Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasto viene presentato il catalogo, edito da
Allemandi, Torino.
Introduce:
Luciano La Penna Sindaco di Vasto
Intervengono:
Mons. Bruno Forte Arcivescovo di Chieti-Vasto
Mons. Gianfranco De Luca Vescovo di Termoli-Larino
Luciano Marchetti Vice Commissario delegato per la tutela dei Beni Culturali
Fabrizio Magani Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo
Gino Famiglietti Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici del Molise
Luàn Hallulli Presidente dell’Associazione Italo-albanese centro Abruzzo
Laura Barattin, Università di Urbino
Bruno Zanardi, Università di Urbino
Bartolomeo Antonacci Sindaco di Guglionesi
Lucia Arbace Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici
dell'Abruzzo
Daniele Ferrara Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici
del Molise
fonte dati:
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo
Via S. Basilio, 2A - 67100 L’Aquila Tel. 0862 4874297 fax 08624874230
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