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Scompare Giuseppe D'Agata, il Sindacato Nazionale Scrittori ricorda il suo presidente
Giuseppe D'Agata era nato a Bologna nel 1927, ma le sue origini sono guglionesane. Il papà, tipografo, si trasferì al nord per lavoro. "Pippo", come lo chiamavano gli amici a Guglionesi, amava tornare nel paese molisano, al quale ha dedicato vari racconti dell'infanzia e della gioventù nelle sue pubblicazioni. Fu un partigiano e raccontò la sua esperienza nella Resistenza in più opere.
Raggiunse la notorietà con il libro "Il medico della mutua" (Feltrinelli, 1964), poi divenuto un film capolavoro (1968) di Alberto Sordi, con la sceneggiatura di D'Agata. Ha vissuto a lungo a Roma, è stato anche autore di vari sceneggiati televisivi e poi dirigente Rai. L'ultimo invito culturale a Guglionesi e nel Molise nel 2007 al Ciak Scuola "Pirates".
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"Giuseppe D'Agata, Presidente del Sindacato Nazionale Scrittori, uno degli
autori che hanno reso grande la narrativa italiana del novecento, tra i primi a
muoversi con moderna versatilità tra la pagina scritta, la sceneggiatura per il
cinema e la televisione e le partiture per la radio, si è spento questa mattina,
29 marzo 2011, a Bologna alle 5 e 30.
Di lui si ricorda Il medico della mutua, romanzo uscito nel 1964 per Feltrinelli
e dal quale è stato tratto un memorabile film nel 1968 diretto Luigi Zampa e
interpretato da Alberto Sordi, o Il segno del comando, sceneggiato che la Rai
produsse nel 1971 con un cast che comprendeva Ugo Pagliai, Carla Gravina e
Rossella Falk. A questi successi hanno fatto seguito ancora molte altre sue
opere, alcune delle quali molto innovative per lo stile, come il recente I passi
sulla testa (Bompiani 2007).
Ma la storia di Giuseppe D'Agata va oltre la letteratura: partigiano a
diciassette anni nella Brigata “Matteotti Sap” e militante socialista nel 1944
nelle file del Psiup, D’Agata ha vissuto intensamente l’impegno
civile e politico, rielaborandolo poi nelle sue opere, ed in romanzi come Bix e
Bessie, uscito poi con il titolo di La cornetta d'argento, storia di musica jazz
e antifascismo che gli fa vincere nel 1965 il premio “XX della Resistenza” di
San Pietro Agliano (Pistoia) e che verrà ripubblicato nel 1973 in edizione
scolastica. O come Il dottore, storia ambientata nel 1940 che ha per
protagonista un uomo che progetta un attentato contro Benito Mussolini per
impedire che l'Italia entri in guerra. Oppure, ancora, come L'esercito di
Scipione. Il romanzo dell'8 settembre, pubblicato nel 1960 dalla bolognese
Editrice Galileo. Il romanzo ha avuto una storia fortunata: riedito una prima
volta nel 1972 da Bompiani e poi di nuovo nel 1977 per essere inserito in
collana tascabile, ha avuto anche una trasposizione cinematografica nel 1977 con
la regia di Giuliana Berlinguer e Piera Degli Esposti tra gli interpreti.
A testimonianza dell’intreccio stretto tra scrittura e impegno civile, si
ricorda anche un episodio curioso: negli anni '70, la commissione parlamentare
incaricata di preparare la legge istitutiva del Sistema Sanitario Nazionale,
acquisì Il medico della mutua come un vero e proprio documento sullo stato della
sanità italiana.
Oltre ai titoli già citati, ricordiamo anche Il Circolo Otes: congegno
narrativo, Feltrinelli, 1966; Primo corpo, Collana Letteratura Moderna, Bompiani, 1971;
Quattro impiccati in Piazza del Popolo, Bompiani, 1973; Il segno
del comando, Rusconi Editore, 1987 ; I ragazzi del coprifuoco, Flaccovio
Editore, 2005.
Il Sindacato Nazionale Scrittori e la CGIL, nel dare il triste annuncio, si
stringono alla figlia Caterina in segno di grande affetto, stima e gratitudine
per tutto quanto fatto da “Pippo” per la letteratura italiana e per il
Sindacato."
[Fonte:
www.sindacatoscrittori.net]
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