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Pubblicato il libro "S. Giacomo degli Schiavoni", intervista all'autore Oscar De Lena
Dopo la pubblicazione nel dicembre del 2008 del libro Termoli, dal periodo
arcaico ai giorni nostri , scritto insieme al poeta, scrittore, storico e
pittore termolese Carlo Cappella, scomparso due anni fa, Oscar De Lena ha dato
alle stampe la sua seconda fatica letteraria dal titolo: S.Giacomo degli
Schiavoni edito presso il Centro Grafico di Foggia. Il libro, che tratta di
date, avvenimenti e personaggi che nelle varie epoche hanno fatto la storia di
S.Giacomo è stato presentato ufficialmente domenica 20 marzo nel salone del
Centro Sociale di S.Giacomo alla presenza di un numerosissimo pubblico attento e
partecipe.
Ho incontrato Oscar in uno dei rari momenti liberi della sua intensissima
giornata. Normalmente è impegnato come ricercatore in una delle più grandi
aziende mondiali del vetro, fa parte del direttivo dell’Associazione dell’Archeoclub
di Termoli di cui è il responsabile dei rapporti con la stampa e la
comunicazione e si occupa dell’aggiornamento dei diversi siti di cui è redattore
e tra questi quello dedicato al suo paese S.Giacomo visitato da oltre 200
persone al giorno e tra cui parecchi emigranti sangiacomesi sparpagliati per
tutto il mondo.
D. Innanzitutto complimenti per il bel lavoro che sei riuscito a darci ancora
una volta. Cosa ti ha spinto a voler parlare della tua terra e in particolare
del tuo paese?
R. Essendomi occupato di ricerche per tanti anni sono stato abituato ad
affrontare un problema partendo spesso da una semplice idea o da un semplice
dato. Applicando questa stessa filosofia ho accumulato, per anni, una serie di
dati e informazioni sul mio paese con l’intento che, una volta andato in
pensione, avrei raccolto il tutto in un libro.
Grande aiuto mi è stato dato anche dall’uso di Internet dove spesso ho potuto
attingere ad altre informazioni che solo il web ti può dare e che hanno
arricchito notevolmente la pubblicazione.
D. Ti riferisci forse all’indagine che hai fatto sulla emigrazione
sangiacomese? Una mia curiosità personale, come sei riuscito ad entrare nel sito
di Ellis Island facendoci conoscere una parte di storia poco nota?
R. Ho iniziato questa indagine, che è durata diversi mesi, per cercare di
individuare dove mio nonno Oscar De Lena, partito con altri compaesani nel 1921
per gli Stati Uniti era sbarcato e dove era andato a lavorare. Una volta entrato
nel famoso sito di Ellis Island dove sono registrati milioni di nomi di
emigranti che hanno raggiunto l’America agli inizi del secolo scorso, ho capito
come funzionava il meccanismo della ricerca e così da una sola persona ne ho
rintracciato ben 284 compaesani.
D. Sei riuscito a sapere dove la maggior parte dei sangiacomesi trovò lavoro
?
R. Dalle mie ricerche ho potuto constatare che la meta preferita era una piccola
cittadina della Pennsylvania: Pittston a circa 200 km da New York, porto di
sbarco della maggior parte degli emigranti. Qui il lavoro che impegnava i
residenti era quello di minatore in quanto tutta l’area di questa piccola città
che oggi conta circa 15.000 abitanti aveva numerose miniere di carbone. Oltre ai
sangiacomesi, ancora oggi presenti in numero considerevole, le altre comunità
italiane provenivano da Gualdo Tadino ( cittadina dell’Umbria) e da alcuni
centri siciliani dove, chiuse le miniere di salgemma, si trovarono senza lavoro
e quindi furono costretti ad emigrare.
D. Il libro è ricco di numerosi argomenti, mi ha affascinato la storia della
villa rustica romana. Ci puoi dire qualcosa?
R. Devi sapere che una volta S.Giacomo che fino al 1600 si chiamava S.Jacopo si
trovava non sul colle dove attualmente esiste il paese ma su un colle di fronte
a circa 2 km a linea d’aria dove, nel IV secolo a.C. era stata costruita una
bellissima villa rustica romana che gli archeologi affermano fosse stata abitata
fino al V sec. d.C. Intorno a questa villa sorse un casale dove gli abitanti
svolgevano tutti i lavori per il mantenimento della villa stessa. Fu solo con il
fortissimo terremoto del 5 dicembre del 1456, con epicentro nel beneventano, che
il piccolo sito fu completamente distrutto e, le poche famiglie sopravvissute,
si trasferirono sull’attuale colle dove, nel corso dei secoli successivi, si
formò il nuovo paese anche grazie all’incremento della popolazione dovuto
all’arrivo degli Schiavoni, popolo della Dalmazia, che fuggiva dalle
persecuzioni dei Turchi rifugiandosi sulle coste adriatiche, un po’ quello che
stà succedendo in questi giorni in Italia dove, masse di nordafricani, fuggono
dalle loro nazioni in cerca di una vita migliore.
D. Cosa è rimasto oggi della villa rustica?
R. Purtroppo per anni numerosi “tombaroli” hanno ripulito l’area che comprendeva
l’intero casale asportando bellissimi reperti archeologici.
Alcuni di questi, scampati a questi personaggi, sono oggi conservati nel Museo
Sannitico di Campobasso ma lo stato attuale dell’intero sito versa in condizioni
deprecabili causa l’incuria e l’inciviltà delle persone.
D. Altro “pezzo forte” del libro, e concludo, è il diario di guerra di Nicola
Forte. Cosa ci puoi dire a riguardo?
R. Andando un giorno a trovare la figlia ultraottantenne di questo nostro
compaesano mi fu mostrato un piccolo quaderno dalla copertina nera, come quelli
che si usavano negli anni cinquanta, dove suo padre, don Nicola Forte, dirigente
della Fornace di Termoli, con stile giornalistico ed attuale aveva descritto in
115 pagine tutti gli avvenimenti accaduti nel nostro territorio dopo lo sbarco
degli inglesi al porto di Termoli avvenuto nelle prime ore del giorno 3 ottobre
1943. Chiesi alla signorina Italia di poterlo leggere e, la lettura avvenuta in
una intera nottata, mi ha affascinato a tal punto che è maturata in me l’idea di
far conoscere queste notizie inedite pubblicando integralmente il testo.
D. Nonostante ti stai godendo il successo di questa tua fatica, sicuramente
avrai altre idee per la testa. Caro Oscar, cosa tratterai nel tuo prossimo
libro?
R. Hai colto nel segno! Sto già preparandomi nella raccolta di tutti i dati e i
documenti storici che penso di utilizzare nel prossimo libro. Molto
probabilmente sarà dedicato a tutti i personaggi di una certa rilevanza storica
che hanno avuto a che fare con il nostro territorio. Mi fermo qui ….preferisco
non anticiparti altro. Colgo l’occasione per un saluto cordiale a tutti i
lettori di Fuori Porta Web e alla redazione del sito che ha voluto dedicarmi
questo spazio.
N.B. Il libro è in vendita presso Eureka Corso Nazionale 72 - Termoli e libreria
Dolce Stil Novo Via Mario Pagano 46 - Termoli.
Per ulteriori informazioni, contattare l’autore Oscar De Lena tel. 0875 704886 o
339 6509535
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