11/2/2011
Campobasso
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Il Molise a "Regioni e testimonianze d'Italia"

Al via la mostra "Regioni e testimoniane d'Italia" che si terrà dal 27 marzo e 3 luglio nei luoghi simboli di Roma: Complesso del Vittoriano, Palazzo di Giustizia, Valle Giulia, Castel Sant'Angelo, Aeroporto Leonardo Da Vinci.
L'evento, che rientra tra le manifestazioni per il 150esimo Anniversario dell'Unità di Italia, è stato presentato presso il Salone principale del Complesso del Vittoriano ed ha visto la partecipazione, oltre che dei Presidenti e dei rappresentanti delle regioni, del Presidente del Comitato dei garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, e dei Ministri della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Ha coordinato i lavori il giornalista Bruno Vespa.
Il Molise farà la sua parte. La realizzazione dell'allestimento destinato all'area molisana è stato affidato dalla Presidenza della Regione alla Fondazione Molise Cultura che, tramite il suo Direttore Sandro Arco, ha coinvolto tutte le Istituzioni accademiche e culturali del territorio nella costruzione del percorso storico e progettuale.
Lo ha annunciato, nel corso del suo interevento, il Presidente Michele Iorio, il quale ha evidenziato come la mostra costituisca «un momento importante per concorrere a festeggiare questo rilevante avvenimento nazionale come regione autonoma, potendo mostrare, ad un pubblico molto vasto e qualificato, la storia del Molise, la sua gente, la sua cultura e i suoi personaggi principali che si sono distinti in 150 anni nella letteratura, nella medicina, nelle scienze ed in tutti quei settori che hanno permesso all'Italia di essere quella realtà politica, sociale ed economica che è oggi». Nell'area dedicata al Molise sarà raccontato, con immagini, documenti, filmati il percorso fatto dal dalla nostra regione in questi 150 anni vissuti intensamente insieme al resto del Paese, coloro i quali hanno contribuito, singolarmente o come gruppi organizzati, alla realizzazione dell'unità d'Italia, i tanti molisani che hanno dato il proprio apporto dal punto di vista culturale, politico e scientifico alla crescita, e quindi anche all'autonomia, non solo della loro terra, ma anche dell'intero Paese.
Oltre al Molise di ieri, sarà in vetrina quello di oggi e di domani attraverso la presentazione delle linee di crescita e sviluppo che il Molise, come sistema regionale, ha tracciato per il prossimo futuro nell'ambito di un contesto nazionale ed europeo.
«Accanto a tutto questo - ha detto a tal riguardo Iorio - abbiamo ritenuto di trovare spazio per raccontare quello che è il Molise di oggi, ma anche e soprattutto quello che vuole essere il Molise del domani. Siamo partiti dal concetto di Molise come terra di collegamento, di transito e anche di interfaccia tra diversi territori e, quindi, diverse culture ed economie. Un ruolo che questa regione ha svolto tradizionalmente e anticamente con i Tratturi, le antiche autostrade della transumanza, che collegavano economicamente parti diverse e distinte della penisola.
Questo creò crescita e sviluppo economico in quelle difficili circostanze storiche. Oggi questa regione intende, con l'autostrada Termoli-San Vittore e con il nuovo porto e interporto di Termoli, riprendere quell'esperienza e porsi come elemento di collegamento dell'Italia centrale, del Tirreno e dell'Adriatico, del Sud-Ovest e del Sud-Est dell'Europa, dell'Occidente e dell'Oriente del Mediterraneo. Un collegamento cui abbiamo già affiancato negli anni una fitta rete di rapporti con il Bacino Adriatico nell'ambito delle politiche di coesione europea, ma anche in una logica di nuove relazioni all'interno del Mediterraneo Nord-Orientale e, quindi, dei Balcani.
Penso all'Euroregione Adriatica, di cui siamo fondatori, ma anche alle tante iniziative che stiamo portando avanti in ambiziosi progetti realizzati in partnership istituzionali e economiche rilevanti riguardanti la tecnologia geospaziale, la telemedicina, e l'alta formazione. Racconteremo tutto questo e molto più ai visitatori di questa mostra per far comprendere come il piccolo Molise abbia fatto il proprio dovere nel costruire l'Italia.
Ma vorremo sottolineare anche come questa Regione e la gente del Molise intendano svolgere un ruolo primario nella costruzione di un Paese sempre più forte, innovativo, prestigioso e rilevante nel panorama europeo, mediterraneo e mondiale».


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