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6/5/2010
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Guglionesi
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PD, Circolo di Guglionesi
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Politica
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PD: "chi governa Guglionesi?"
Dopo due anni dall’inizio dell’esperienza amministrativa a guida Antonacci, (...quello
che nei comizi elettorali azzardava bizzarri paragoni calcistici promettendo una
immaginifica vittoria di Guglionesi..verso dove… ?), crediamo sia maturo il
tempo per tracciare un primo giudizio complessivo.
L’azione di governo fin qui svolta, guardando alle pochissime cose
effettivamente realizzate ed alle modalità seguite alimenta domande di fondo:
chi guida ( davvero!!) l’amministrazione comunale? per chi e per che cosa? per
la realizzazione del bene comune o di altro?
L’attuale Sindaco, ad onor del vero, oltre a generici proclami con linguaggi
dubbi ed improbabili, non ha mai esplicitato gli obiettivi strategici e le linee
d’intervento attraverso una dichiarazione programmatica. Che pure sarebbe
risultata doverosa, anche per adempiere a definiti obblighi di legge
Ed allora, per forza di cose, utilizzeremo il criterio dell’analisi dei
provvedimenti fin qui assunti e cercare un significato nelle conseguenze
prodotte.
Tra i provvedimenti assunti:
1 - Assunzioni clientelari e nepotistiche che rispondono più all’esigenza di
fornire un reddito agli assunti che a rendere servizi più efficienti ai
cittadini;
2 - Affidamenti di opere pubbliche (assolutamente poco significative) senza le
necessarie procedure di trasparenza e la verifica dell’economicità privilegiando
il criterio di appartenenza/affiliazione: politica e famigliare;
3 - Il taglio del nastro nella inaugurazione del nuovo Cinema Teatro (che non è
stato costruito in tre mesi come ha affermato il sensazionalista Antonacci).
Aspettiamo ancora la certificazione relativa alla sicurezza ed una qualche idea
che ne garantisca l’efficienza gestionale.
4 - Il taglio del nastro nella inaugurazione del criticato impianto di
stabilizzazione dei rifiuti solidi.
5 - Gestione dei servizi di manutenzione del territorio (rifiuti, pulizia,
verde, ecc) concepiti secondo le vecchie logiche dell’approssimazione per scarsa
professionalità;
6 - La festa dell’albero e il rilancio della Pro-loco;
7 - La rinuncia a fare del plesso B dell’ex scuola media un Casa di Riposo per
anziani o una casa famiglia per disabili rimasti soli, cosi com’era stato deciso
da un consiglio comunale;
8 - Il rattoppo di qualche strada rurale e di qualche buca nella viabilità
cittadina;
9 - Smantellamento del servizio della polizia municipale e totale anarchia nel
controllo della viabilità e del traffico;
10 - Miglioramento del lago con la introduzione di esemplari di fauna acquatica;
11 - Raddoppio dell’indennità al Sindaco ed agli assessori;
12 - Contributi alle associazioni amiche;
13 - Aumento di spese per la gestione del tempo libero e serate danzanti;
14 - Riduzione delle spese per servizi a favore degli anziani e disabili, ecc.;
15 - Completamento parziale di alcune opere dell’amministrazione precedente con
modifiche di dubbia legittimità sul piano formale e sostanziale (l’ex scalinata
di accesso a P.zza S.Chiara). Una modifica, la cui estetica offende oltre il
buon gusto persino la morale.
16 - Via libera alla definitiva trasformazione del nostro territorio in parco
eolico e fotovoltaico selvaggio. (Si parla di 85-120 pali, ma il numero, in
realtà, è imprecisato) in cambio di qualche spicciolo.
Come sintetizzare un giudizio?
a) Una politica di sprechi ed incrementi della spesa a fronte di una crescente
inefficienza da attribuire unicamente ad una concezione della politica vecchia
di trent’anni, dove l’amministrare coincide con la politica come ricerca del
consenso attraverso favori a “false imprese”, a qualche “povero disperato” ed
“ai tanti” in cerca di qualche stipendio per partecipare alla follia consumista
degli ipermercati e degli incentivi per la rottamazione.
b) Una politica delle entrate coincidenti con la “svendita una tantum” del
territorio affidato nelle mani di speculatori locali ed extralocali, da una
parte, e con la speranza sui “trasferimenti dello Stato”.
c) La mancanza di una visione verso il futuro, da cui deriva una mancanza di una
politica capace di riconnettere la nostra comunità con la logica dello spazio
nazionale ed europeo. Secondo il principio ‘ pensare globalmente, agire
localmente’.
Tutto questo ci squaderna una situazione di “desolazione” constatabile non tanto
per le cose fatte (al netto dei tagli dei nastri delle opere realizzate dalla
precedente amministrazione) quanto per le cose non fatte.
Gli attuali amministratori danno la sensazione, e la cosa non ci procura
piacere, di comportarsi come classi dirigenti del terzo mondo.
La meritocrazia, l’efficienza, la trasparenza e l’economicità sono “impicci ed
impacci” per utopisti. Altro che liberali. Altro che rispettosi delle regole.
Altro che più mercato e meno stato.
La semplificazione amministrativa oggi è usata come “discrezionalità assoluta”
del comandante in capo di turno. Riproponendo una logica statalista,
soffocatrice di ogni libero desiderio di mettersi in gioco.
Siamo al ritorno della politica come assalto alla diligenza, gestita a beneficio
dei clienti che, in genere, sono i peggiori. ‘I morti che tirano giù i vivi’.
I ben informati dicono che le stanze dell’amministrazione sono tornate ad essere
frequentate da personaggi, rampolli di una tradizione clientelare risalente alla
metà degli anni settanta. I quali finalmente riescono ad aggiudicarsi appalti e
lavori pubblici. E pensare che, quando le procedure erano affidate ai dirigenti,
spesso si mostravano incapaci persino a produrre le carte. Forse avranno
imparato. Supplenti effettivi di chi dovrebbe amministrare e governare.
Solo così si spiega la stucchevole risposta pubblica dell’amministrazione a
proposito di una critica mossa dal club delle libertà circa una politica
dissennata proliferazione dei pali eolici. Il titolo significativo che vale un
programma: saranno 81 pali ?.
Se non lo sapete voi dovrebbero saperlo i cittadini?
Vorrà dire che lo chiederemo agli improvvisati procacciatori di terreni,
beneficiari di cifre una tantum, vera e propria sottrazione operata a svantaggio
dei titolari dei terreni. Di fronte alla impossibilità di chiederlo agli “uomini
con le valigine” titolari di Società Srl, con appena 10 mila euro di capitale
sociale. Questi non li conosceremo mai, pronti a rivendere le concessioni a
società tedesche o multinazionali straniere alla ricerca di bussines per il
momento garantito dagli incentivi statali. Pronti a scomparire.
Se questi sono i fatti ed i giudizi corretti esprimiamo profonda e sincera
preoccupazione circa il futuro prossimo quanto l’alleanza Berlusconi-Lega
costringerà il Sud a giocare dentro la logica di un federalismo egoista, dove
“ognuno dovrà arrangiarsi con ciò che ha”.
In questo clima torbido è nato un dissenso interno (l’abbandono della
maggioranza di due consiglieri) ed esterno, tutto dentro l’universo politico
della destra locale. Campanello di allarme che ci racconta di una ulteriore
riduzione del margine di legittimazione di questa maggioranza. Il risicato 33%
che ci ha regalato “ un sindaco per caso ”.
Per questo, senza precipitare nel catastrofismo di maniera, noi avvertiamo un
clima di emergenza democratica che intendiamo contrastare promuovendo una
politica aperta verso nuove alleanze costruite sulla base delle comuni
preoccupazioni e sul rilancio di una prospettiva aperta verso il futuro.
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