Sanità in Molise: Petraroia (PD), "cosa si fa per le strutture private?"
Conoscere quali provvedimenti sono stati attivati su alcune strutture
sanitarie private a seguito delle sollecitazione da parte delle organizzazioni
sindacali. E' quanto chiede il consigliere regionale Michele Petraroia (Pd)
all'assessore alle politiche per la salute, Nicola Passarelli e al presidente
della Quarta Commissione consiliare (sanità), Vincenzo Niro (Udeur).
Nel documento l'esponente della minoranza fa riferimento alle situazioni di
incertezza che si registrano all'istituto di riabilitazione ''Igea medica'' di
Isernia, alla Cattolica di Campobasso e al Centro di riabilitazione ''San
Stefar'' di Campobasso e Termoli.
''Chiedo se l'assessorato ha attivato interventi o verifiche tese a
individuare possibili soluzioni in merito. Dalle note in questione - afferma
Petraroia - si evince che sono a rischio complessivamente 240 posti di lavoro
con connesso scadimento dell'offerta sanitaria regionale e probabile ricorso
dell'utenza molisana a centri ubicati in altri territori. In tal caso - aggiunge
- e' evidente che si accentua il deprecabile fenomeno della mobilità sanitaria
passiva con un doppio danno per il Molise sia perché e' sempre la nostra Regione
a pagare il conto e sia perche' si arreca un danno ai cittadini che debbono
raggiungere località lontane dalla propria residenza''.
''L'assenza di una bozza di riordino complessivo della nostra sanità -
prosegue Petraroia - ci preclude di capire cosa accadrà nei prossimi mesi in
termini generali per il Molise e l'entrata in vigore del federalismo fiscale non
lascia intravedere nulla di confortante. Per questa ragione - conclude - torno a
sollecitare la predisposizione e la consegna di una bozza scritta sul riordino
in itinere, prima che lo stesso sia consegnato al Governo, onde evitare che la
seduta consiliare del 30 aprile discuta in astratto in modo generico ed
inconcludente".