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15/4/2010
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Guglionesi
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"Guglionesi nel cuore" - Gruppo consiliare
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Politica
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Eolico a Guglionesi. "Guglionesi nel cuore": ma saranno 81?
Non riteniamo che occorreva il manifesto del Club delle Libertà perché
l’opinione pubblica potesse cominciare a sapere dei progetti di parchi eolici e
fotovoltaici a Guglionesi. Infatti, nel passato, vi sono state diverse
opportunità per conoscere quanto evolveva: commissione consiliare (di cui fa
parte anche un consigliere comunale appartenente al Club) che ha esaminato in
più sedute lo schema di convenzione per le Società che operano nell’eolico, il
Consiglio Comunale che l’ha approvato, le interpellanze dei Gruppi di minoranza,
le polemiche sui siti locali. Manca solo un incontro pubblico sul tema delle
energie alternative: provvederemo a organizzarlo in tempi brevi.
Il titolo “ma saranno 81?” concorda anche con il fatto che il manifesto
del Club della Libertà parla di previsione. Infatti per arrivare a vedere
i pali eolici in funzione occorrono numerosi passaggi: accertamento della
ventosità, autorizzazione da parte di Terna o di Enel alla trasmissione
dell’energia prodotta, acquisizione di numerosi pareri (beni ambientali,
architettonici, urbanistico ecc.) anche in sede di Conferenza di servizi indetta
dalla Regione e, finalmente, all’interno del procedimento unico,
l’autorizzazione da parte della Regione.
Il Presidente del Club, chiaramente appartenente, come noi, al Centro-destra,
sia per gli studi giuridici, sia per la frequentazione in Regione di chi ha
approvato la legge regionale e le conseguenti linee guida, sa perfettamente come
il Comune non ha alcun potere per impedire che sul proprio territorio nascano
fonti di energia alternativa: nemmeno può dare parere negativo sul permesso di
costruire; tanto meno può privilegiare rispetto all’eolico il fotovoltaico,
ammesso che quest’ultimo sia meno impattante dell’eolico. A tal proposito
vogliamo far notare che per i 12 pali eolici della prima convenzione (Krenergy)
per la produzione di 36 MW servono 30 ettari di terreno che viene impegnato solo
in minima parte, con possibilità che si continuino le coltivazioni nella parte
restante. Per produrre 36 MW con i pannelli fotovoltaici, nella migliore delle
ipotesi, occorrerebbero non meno di 90 ettari, interamente coperti dai
pannelli. Immaginate la differenza; oppure recatevi nella vicina Montenero
di Bisaccia o a San Giuliano di Puglia per vedere la tipologia di impatto e
confrontate con lo skyline di Ururi, San Martino in Pensilis, Schiavi d’Abruzzo
dove già sono in funzione i pali eolici. Un altro modo per rendersi conto
dell’impatto è confrontare gli enormi tralicci dell’alta tensione presenti da
sempre e dappertutto.
Anche per il fotovoltaico, comunque, nessun potere ha il Comune per impedirne
l’installazione.
Un’altra differenza sostanziale tra eolico e fotovoltaico è che le società
produttrici di eolico, almeno finora, firmano convenzioni e, come nel caso
del nostro Comune, sempre per la Krenergy, assicurano oltre all’una tantum
iniziale di 200 mila euro, 434 mila euro all’anno durante la produzione; le
società fotovoltaiche non firmano convenzioni. Le une e le altre, comunque,
devono pagare l’ICI in ragione di circa 5.500 euro ad ettaro.
Tornando, quindi, al manifesto del Club delle Libertà non riusciamo a capire
come avrebbero coinvolto e contro chi le popolazioni di Guglionesi e del Basso
Molise: contro lo Stato, contro la Regione? E se non contro, cosa hanno fatto e
cosa intendono fare nei confronti degli amici, loro e nostri, che
governano la Regione e che quindi, nel rispetto delle leggi europee, dello Stato
e dei pronunciamenti Corte Costituzionale hanno emanato la Legge e le linee
guida?
Noi siamo coscienti dei limiti impostici dalle leggi e, come fatto fino ad ora,
sorveglie-remo i procedimenti unici che si apriranno. Metteremmo in evidenza,
come già fatto in una recente conferenza di servizi, le incongruenze (ad
esempio, due o tre pali su una stessa particella); rispetteremo, magari
migliorandolo, lo schema di convenzione quando si dovesse procedere alla firma
con altre società (così è stato fatto con la seconda società che recentemente si
è convenzionata). Non è detto che saranno queste due società a tagliare il
traguardo del procedimento unico: anzi attualmente la società che si trova più
avanti nel procedimento è la Sorgenia che non ha voluto firmare, per ora, la
convenzione. La nostra Amministrazione è stata l’unica a partecipare alla
conferenza di servizi tenuta da Terna a Roma, per affrontare il problema
dell’invasione selvaggia sul nostro territorio, ed è stata l’unica
amministrazione ad aver organizzato una conferenza di servizi presso il nostro
Comune, alla quale hanno partecipato tutte le Società proponenti, la Regione
Molise e Terna per cercare di regolamentare e disciplinare, sempre nel rispetto
della legge vigente, l’installazione di pali eolici sul nostro territorio,
rimarcando situazioni di sovrapposizioni che le stesse società neanche
conoscevano. Infine, solo per chiarezza, il nostro schema di convenzione,
approvato in Consiglio Comunale, oggi è da riferimento per molte amministrazioni
limitrofe, che si sono avvalse del nostro strumento per affrontare sui propri
territori il delicato problema, a riconferma della bontà del nostro operato.
Ecco allora che è bene chiedersi se saranno 81 i pali. Noi non lo sappiamo.
Ma sappiamo di aver agito come meglio non si poteva per la tutela del nostro
territorio. Il manifesto del Club delle Libertà, nella sostanza, non offre
alcuna seria soluzione diversa da quella attuata dalla nostra Amministrazione,
cadendo ed evidenziando un populismo che nulla ha a che vedere con il problema
reale.
Ai “clubbini” diciamo che consideriamo particolarmente “antipatica” la malsana
abitudine a diffondere informazioni che, erigendosi ad esperti e difensori del
paesaggio, altro non fanno che mettere su binari sbagliati l'opinione pubblica.
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