5/1/2016 ● Cultura
Guglionesi, il ‘Borgo’ medievale e l’auspicio di nuove scoperte archeologiche
Premessa. Guglionesi ha una invidiabile veduta panoramica che consente di
ammirare la vallata e il mare. L’occhio può spaziare dalla Maiella alla massa
montuosa del Gargano e al Tavoliere delle Puglie. Si possono altresì ammirare,
in lontananza, le isole Diomedee. Per chi viene da Termoli, la vista dall’alto
compensa comunque la lieve salita. Insomma, una posizione tra mare e collina, a
circa 10 chilometri dalla costa. Una tradizione asserisce che l’attuale
Guglionesi era “un pagus o villaggio, dove i ricchi cittadini di Usconio
possedevano villini e vigneti, e si chiamava, all’origine, Collisnysii (da Nysus
abbreviazione di Dyonisus) perché sorge su di un colle consacrato in gran parte
alla coltivazione della vite” (così Manfredi Caruso, Quaderno turistico del
1934, edizione Stamperia Carunchio). Inoltre, lo stesso autore sottolinea: “La
storia cittadina è ricca di tradizioni. Deriva da Usconium, una delle principali
città della Frentania, che fu importante Municipio Romano, con vasta
giurisdizione, e raggiunse opulenza e splendore” (…).
Ciò detto, a mio parere, andrebbero più accortamente valorizzate le potenzialità
inespresse del centro storico. I ‘Borghi’ appaiono, nell’immaginario degli
italiani, come luoghi dell’affetto dove magari ritornare, stanchi dei cosiddetti
“non luoghi” (M. Augè), ed anche per “far riemergere un sapore
profondo di giorni che sono eterni in quanto mai dimenticati” (così ‘I
Borghi Dell’Uomo’ a cura di Nicola Flora ed Eleonora Crucianelli). Dunque, la
riflessione sui ‘Borghi’ verte sull’idea che i centri storici possono
rappresentare un “prodotto” innovativo in tema di offerta turistica, nel senso
di nuove forme di ospitalità lontano dagli schemi del turismo di massa.
E veniamo alle auspicabili nuove scoperte archeologiche. <<Il terreno di
Guglionesi – scrive Angela Di Niro su ‘Il ponte’, n. 7/Luglio 2007 – si
sta rivelando sempre più ricco di scoperte archeologiche che restituiscono
oggetti che si estendono per un vasto periodo di tempo, almeno dal VI al secolo
a.C., al periodo romano imperiale (…). Un nucleo di sepolture è stato scoperto
in questi ultimi giorni (…). Le prospezioni di superficie, effettuate con metodo
elettromagnetico a cura dell’Università degli Studi del Molise, rileveranno la
probabile presenza di altre sepolture>> (cfr. “Guglionesi
continua a restituire tesori della civiltà sannita”, articolo di
Luigi Sorella del 30/06/2007 su FPW). E’ necessario, quindi, continuare a
svolgere attività di ricerca. Il ritrovamento di testimonianze archeologiche
significative arricchirà il patrimonio culturale della nostra cittadina.
In conclusione ritengo che per Guglionesi esistano potenzialità in diversi
ambiti. E’ realistico pensare, una volta completate la riqualificazione urbana e
il recupero della funzione residenziale del centro storico e dell’intero ‘Borgo’
medievale, alla possibilità di sviluppare ulteriormente nuove forme di
ospitalità turistica unitamente allo sviluppo di varie attività di artigianato
locale, vendita e valorizzazione di prodotti enogastronomici del territorio,
visite guidate per un percorso turistico-culturale ed altro (bisognerebbe
incoraggiare di più la creatività e la fantasia dei giovani, permettendo loro di
localizzare proprio nel centro storico le loro attività).
Auguri di Buon Anno a tutti.