21/10/2013 ● Cultura
Turismo, cultura, agricoltura e green economy: il manifesto “Oltre la crisi”
Prendo spunto dalle dichiarazioni del governatore della Banca d’Italia
Ignazio Visco, al Forum del libro di Bari: <<investire in conoscenza e
capitale umano>>. E ancora: <<studiare conviene>>; servono imprese
all’altezza delle sfide globali, innovative e competitive. La politica deve
dunque creare le condizioni favorevoli all’attività d’impresa.
E’ opinione di molti che nuovi posti di lavoro possano nascere da turismo,
cultura, agricoltura e ambiente, in modo da tener conto della salvaguardia dei
paesaggi e delle risorse naturali ma anche dell’economia e del mercato. E’
necessario – con riferimento particolare al Molise - che la Giunta al governo
della regione infonda ottimismo e persegua una politica ‘industriale’ che faccia
perno su manifattura, turismo, cultura, agricoltura ed economia verde intesa in
senso ampio, come il filo conduttore che lega tutti i predetti settori.
Condivido pertanto le argomentazioni svolte dai promotori del manifesto “Oltre
la crisi” (Ermete Realacci e altri soggetti autorevoli). Gli stessi autori
riconoscono che persistono diseguaglianze sociali, economia in nero, <<il
ritardo del Sud, una burocrazia spesso persecutoria e inefficace>>. Tuttavia
il manifesto prova a contrastare la rassegnazione diffusa che soffoca la
creatività, la progettualità, il dinamismo di chi “l’Italia la fa ogni giorno”.
Un made in Italy rinnovato deve affermare un modello di sviluppo nuovo e di
qualità. Citando ancora il manifesto, <<una via tutta italiana alla green
economy in cui l’innovazione è un’attitudine che investe anche le attività più
tradizionali – dove le eccellenze agroalimentari sono un volano per
l’artigianato e il turismo, e viceversa – le cui straordinarie materie prime
sono la qualità della vita, la coesione sociale, il capitale umano, i saperi del
territorio>>. Green economy, quindi, all’insegna non solo di ambientalismo
ed efficienza energetica, ma che abbia come cifra qualità e sostenibilità. <<Il
turismo potrebbe intercettare più viaggiatori stranieri se l’Italia avesse
migliori infrastrutture di trasporto e logistiche… e se le strutture ricettive
fossero ammodernate e messe in rete con le tante eccellenze (culturali,
paesaggistiche, produttive) del Paese.
L’agricoltura sta evidenziando una controtendenza rispetto ad altri settori in
crisi. I giovani in agricoltura sono in aumento, incominciano a sentirsi
protagonisti di quello che producono. <<L’agricoltura può dare a un giovane
tutto questo, a patto che smetta di essere sinonimo di emarginazione sociale e
di difficoltà economica>> (Carlo Petrini). Occorre dunque la formazione per
le professioni dell’ economia verde (professioni emergenti quali: Biotecnologo,
Paesaggista, Valutatore di impatto ambientale,e particolari attività come
l’ecoturismo, ovvero la versione green del tour operator, che promuove itinerari
anche agro-alimentari). Quanto precede si sposa con l’avvertimento di Ignazio
Visco di cui si diceva all’inizio. Il vasto settore dell’economia verde
coinvolge l’intero comparto agroalimentare, la conservazione della natura, il
turismo, la gestione dei rifiuti per citare, dove le imprese richiedono nuove
professionalità e nuove competenze. <<Il primo passo da fare per entrare
nella dimensione dell’economia della conoscenza è puntare l’attenzione sulla
formazione del capitale umano>> (Camera di Commercio di Ravenna,
presentazione workshop “L’Economia della Conoscenza”), Per concludere,
nell’attuale situazione economica, la green economy rappresenta un importante
strumento non solo per tutelare l’ambiente, ma un’opportunità che consente di
contribuire al rilancio del sistema produttivo ed occupazionale <<puntando
sulla definizione di professionisti emergenti e sulla riconversione in chiave
ecosostenibile di figure tradizionali>> (Mario Moioli, coordinatore azioni
formative del Fondo Fon.AR.Com).
Ciò detto, la Regione Molise valorizzi l’economia ‘verde’ finanziando corsi di
formazione specialistica nei settori dell’innovazione e in generale della green
economy.