BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


15/12/2010 ● Politica

EcoDem: "Open gates", "in che modo si può restituire la serenità ai cittadini molisani?"


  Marinella Di Carlo ● 1119


Dopo le note vicende relative all’inchiesta della Procura della Repubblica di Larino, sugli impianti di depurazione di Montenero di Bisaccia e del Nucleo Industriale di Termoli, sono tante le domande che i cittadini molisani si pongono e altrettante sono le preoccupazioni destate dallo smaltimento di rifiuti tossici sui terreni agricoli, in mare e nei canali d’acqua.
Le Autorità interessate devono intervenire a tutela dell’immagine di questa regione che al momento è del tutto negativa e ad esprimersi per rassicurare i cittadini con accertamenti, controlli, verifiche e ispezioni sanitarie sui prodotti, sui terreni e sulle persone.
Chi ci dice se le sostanze trattate nei depuratori e poi sversate a mare abbiano o no prodotto conseguenze impattanti sulle persone e sulla loro incolumità oltre che sull’ambiente?
Si ha la certezza che la qualità dei prodotti agricoli provenienti dai campi coinvolti nello smaltimento non sia stata compromessa?
Possono esserci state conseguenze per i consumatori e per la salute dei cittadini?
L’aumento dei decessi dovuti a tumori sono connessi all’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo?
Perché non si istituisce il Registro Tumori e non si controllano le emissioni in atmosfera, gli scarichi in mare e gli smaltimenti nei terreni e nelle discariche?
Tenuto conto dell’allarme che l’inchiesta ha causato circa lo smaltimento fraudolento dei rifiuti sul territorio del Basso Molise e considerata la questione ancora aperta, l’Associazione Ecologisti Democratici del Molise fa appello alle Autorità competenti per sollecitarli ad effettuare i dovuti controlli e in particolare:
1) l’analisi chimico-fisiche sui terreni, sulle acque e sui prodotti agroalimentari;
2) individuazione delle particelle di terreno interessate dai presunti smaltimenti di fanghi pericolosi;
3) certificazione della qualità dei prodotti agroalimentari;
4) individuazione attraverso le analisi dovute l’esistenza o meno di residui inquinanti nel mare;
5) accertare la qualità dei prodotti ittici che portiamo in tavola;
6) attuare le disposizioni del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in Materia Ambientale”e successive modificazioni.
Inoltre, va verificato e approntato un nuovo sistema di monitoraggio permanente con controlli costanti ed efficaci che superino le disfunzioni di questi anni. Non è più possibile che per anni si smaltiscano rifiuti mettendo a rischio le persone e l’ambiente, senza che nessuna autorità comunale, provinciale, e/o di altri organi competenti abbia mai rilevato alcunché. I Comuni, le Provincie, l’ARPA, la Regione, l’Asrem e gli altri enti preposti a vigilare hanno l’obbligo di mutare i propri comportamenti, prendere atto dell’inefficienza delle proprie iniziative di vigilanza e definire nuove modalità e nuovi strumenti di prevenzione sul territorio. I cittadini non possono agire da soli; senza le necessarie informazioni per tutelare la propria sicurezza sanitaria e ambientale. Tocca alle Istituzioni fare il proprio dovere con concretezza responsabilità ed efficacia, archiviando anni di approssimazioni che rischiano di determinare effetti negativi sulla nostra comunità.

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