7/9/2021 ● Cultura
Le due cripte romaniche, attrazioni turistiche
L’estate va verso la chiusura stagionale con un bel messaggio: anche
Guglionesi ha registrato un ulteriore incremento di visite culturali e
turistiche, in particolare per la cripta romanica di Santa Maria Maggiore e per
la cappella di Sant’Adamo abate, sontuose di affreschi a riverbero
michelangiolesco. Anche il monumento romanico della chiesa medioevale di San Nicola di Bari continua a ricevere visite turistiche durante l'intero anno.
Un trend positivo che cresce da qualche lustro, mosso dalla ricercata Guida
verde – Molise del Touring Club Italia che per qualche ora conduce
alla tappa di Guglionesi un turismo estremamente dinamico e alla ricerca di
luoghi di “nicchia” in grado di testimoniare autorevolezza storica in un
contesto “assolutamente da visitare” (due/tre stelline segnaletiche nelle
varie guide Touring).
Da circa trent’anni Guglionesi assiste al recupero graduale e alla
ricomposizione del suo patrimonio storico nell’arte sacra, dotando la fruibilità
del sapere con strumenti idonei alla valorizzazione dei contenuti culturali
(libri, soluzioni digitali di messa in rete, convegni, lectio magistralis, etc.).
Pur osservando l’accento sacro di Guglionesi nella rete delle visite turistiche,
la Parrocchia di Santa Maria Maggiore ha organizzato, condiviso e ospitato anche
iniziative (alcune a cadenza periodica) di sensibilizzazione al patrimonio con
altri enti: le “Giornate Europee del Patrimonio” del MiBact; le “Giornate
del FAI di Primavera” in collaborazione con l’Università del Molise; i
prestiti delle opere in ambito di manifestazioni internazionali (“Il tesoro
d’Italia" - Expo 2015 con il prof. Vittorio Sgarbi, “Mater Misericordiae”
nella XXXI Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia (2016); “Matera
capitale europea della Cultura” del 2019); le tante esposizioni diocesane
sul versante della cultura artistica come “vocazione al culto cristiano” nel
territorio del Molise adriatico.
Occorre segnalare che, oltre l’azione “esterna” di attrazione turistica, nel
corso degli ultimi anni sono riemersi significativi e generosi segnali di
appartenenza all’identità culturale, con gruppi e/o singoli devoti partecipi
attivamente nella conservazione, nella tutela e nel recupero del patrimonio,
grazie alla condivisione degli impegni onerosi in merito.
Fa ancora fatica a levarsi definitivamente, tuttavia, una globale visione
progettuale nella sensibilità civica e nella consapevolezza delle potenzialità
del patrimonio artistico. Sarebbero auspicabili anche poche azioni a basso
impatto nell’investimento informativo e decorativo: una puntuale segnaletica
turistico-culturale da decenni inadeguata nel centro storico; una magia notturna
di luci (…anche per poche ore durante le notti d’estate!) in grado di
riaccendere a distanza lo skyline del centro storico di Guglionesi.
Infine, appare ormai un’emergenza del buon senso l’evitare di avvilire
quantomeno le facciate monumentali (decorate di significativi dettagli di
scultura architettonica) con manifestazioni di eccessivo impeto estivo. Forse un
indirizzo sul decoro urbano, condiviso a livello istituzionale, potrebbe
sostenere al meglio preziose energie e relative iniziative, opportune ad essere
valorizzate con soluzioni adeguate ai contesti storici.