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5/3/2011
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Isernia
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Provincia di Isernia
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Cultura
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1696
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Presentato il libro "Briganti, reazioni e piemontesi nel Molise..." di Massimo Vitale
Una cerimonia sobria e dal forte respiro culturale ha accompagnato le
celebrazioni del 41° Anniversario dell’Istituzione della Provincia di Isernia,
contestualizzate nei festeggiamenti del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.
“Sono orgoglioso di essere italiano. Sono orgoglioso di essere cittadino di
questa Provincia. Buon compleanno anche a tutti voi”. Ha così esordito il
Presidente della Provincia di Isernia Luigi Mazzuto nel suo saluto alla numerosa
platea di autorità e di cittadini che hanno gremito l’Officina della Cultura.
Nell’occasione si è tenuta la presentazione dell’ultima fatica letteraria del
giornalista Rai Massimo Vitale “Briganti, reazioni e piemontesi nel Molise
pre e post Unitario dal 1792 al 1870”. Un volume edito da Enzo Nocera che
restituisce valore a quegli accadimenti storici che hanno visto il Molise
protagonista nel disegno di unificazione dell’Italia e che, sempre, nella
storiografia locale, sono passati in secondo piano.
“Una grande nazione cresciuta in questo secolo e mezzo di vita, – ha
continuato Mazzuto – affermatasi attraverso prove ardue, attraverso i
sacrifici, attraverso il sangue, la fatica, la dedizione di intere generazioni
che hanno sempre esaltato l’uguaglianza piuttosto che le diversità, la
democrazia piuttosto che la prevaricazione militare. Ed una grande Provincia,
quella di Isernia, che quarantuno anni fa venne istituita non con la forza delle
armi, ma con la tenacia delle nostre rappresentanze politiche e parlamentari di
allora che, attraverso un iter burocratico turbolento, realizzarono il sogno di
quei giovani che scesero nelle strade a chiedere l’ardito riconoscimento. E da
allora quel sogno continua ancor’oggi con la diretta responsabilità di noi
amministratori di alimentarlo attraverso un inarrestabile sviluppo della nostra
terra. Un pensiero, in tal senso, va ai dipendenti dell’Ente di Via Berta che in
questi giorni, nonostante le difficoltà, stanno dimostrando attaccamento e
devozione al loro lavoro, una missione, forse, ancor prima che un impegno
professionale”.
Al tavolo, coordinato dal giornalista Mauro Gioielli ed esperto in storie di
briganti, hanno partecipato anche l’autore del libro, Massimo Vitale, che ha
illustrato il metodo e la ratio dell’opera; l’Avv. Arturo Messere che ha esposto
una singolare arringa in difesa del brigante Nunzio Di Paolo, da tutti
soprannominato ‘Caporal Nunzio’, Raffaele Colapietra, illustre storico e
Professore emerito dell’Università degli Studi di Salerno e il Governatore della
Regione Molise Michele Iorio.
Per Massimo Vitale il libro è una sorta di reportage giornalistico, la cui
narrazione risponde alle quattro classiche ‘domande del giornalista’: ‘Chi’, ‘Come’,
‘Dove’, ‘Quando’. “Ho esposto i fatti come si fa su una pagina di giornale il
giorno successivo all’accadimento, come se fosse appena accaduto – ha
spiegato Vitale –, documentando il tutto mediante ricerche e raccolte di
oltre mille atti fotografati e citati nel testo. Un’indagine storica durata due
anni che ha visto riportare alla luce vicende del nostro Molise rimaste a
giacere per decenni negli Archivi di Stato di Campobasso, Isernia, Caserta,
Napoli e nell’archivio storico dello stato Maggiore dell’Esercito a Roma”.
Successivamente la parola è passata al penalista Arturo Messere, il quale, in
un’arringa difensiva a favore di Caporal Nunzio, noto brigante che negli anni a
cavallo dell’Unità d’Italia si macchiò in diversi paesi del Molise di efferati
crimini, è riuscito a far riconsiderare la vicenda del brigantaggio dandone una
lettura diversa, parlando di “una lotta di classe, più che di un moto
antigaribaldino. Fu una ribellione di un popolo derelitto e misero contro i loro
padroni. Un’insurrezione di straccioni affamati che venivano da secoli di
sfruttamento”.
Allo storico Raffaele Colapietra, è toccato invece il compito di inquadrare il
momento storico a livello locale e nazionale delle vicende narrate da Vitale.
Infine, le conclusioni sono spettate al Governatore Iorio: “Un traguardo per
la Provincia di Isernia che si esalta in un momento celebrativo dell’Unità
d’Italia che compie 150 anni di vita. E pensare che la nostra Regione è la più
giovane tra tutte in Italia e che neppure 50 anni fa esisteva. Oggi, posso
asserire con convinzione di essere soddisfatto del lavoro che l’attuale
Amministrazione provinciale sta compiendo per mantenere alto il nome e la
reputazione di una terra che da quarantuno anni sta portando avanti un ambizioso
progetto di sviluppo sociale, economico e culturale”.
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