11/7/2015 ● Cultura
"In me vive. I Santi Patroni della Diocesi di Termoli-Larino", la mostra d'arte sacra 2015
I Santi Patroni rappresentano la memoria e la profezia di una Fede che si è
incarnata e fatta storia in un popolo e in un territorio ben determinato e,
nello stesso tempo, narrano la stessa fede come una compagnia di pellegrini che
attraversa la storia verso un compimento certo e ultra-terreno.
In loro si compie quanto l’Apostolo Paolo dice di sé, e ogni battezzato può
ripetere in piena verità: “Io vivo, ma non son più io che vivo, è Cristo che
vive in me” (Gal 2,20).
Viventi in Cristo, perché hanno vissuto di Cristo, per Cristo e con Cristo,
totalmente affidati a Lui, autoespropriati di sé stessi e donati ai fratelli in
un servizio concreto e quotidiano, a volte fino alla testimonianza del martirio,
‘il caso serio’ della fede cristiana. I Santi Patroni di quell’Amore che dà la
vita, sono vissuti e vivono ancora, e risultano autentici testimoni e
comunicatori.
Attorno alla loro persona, che si percepisce viva nel cuore e nelle lacrime di
commozione di uomini e donne, a volte “distanti” dalla pratica regolare dei
gesti della vita di fede, il Popolo ha raccolto i propri sentimenti, le proprie
speranze, che, a volte, si sono cristallizzati in forme ed espressioni
caratteristiche ed uniche, nelle quali ognuno e ogni singola comunità si
riconosce e si identifica.
Sentimenti e speranze che, negli appuntamenti celebrativi in onore del Santo
Patrono, si riaccendono e rivelano in molti, oltre la dura ma sottile superficie
di un’esistenza apatica e all’apparenza disinteressata alle realtà celesti, un
cuore di bambino affezionato, di “figlio” devoto. Il Santo è percepito vivente e
per questo è amato, invocato, festeggiato.
Viva San Pardo, Viva San Basso, Viva … manifestazioni
popolari, affettuose e immediate, che da tempo immemorabile, annualmente si
ripetono; ogni volta, nuove e attuali, testimoniano che Chi Vive, vive
per sempre, è presente, oltre la distanza cronologica del proprio nascere e del
proprio morire. È il mistero della Tradizione della fede della Chiesa che rende
attuale e efficace oggi per noi il passato.
In quel W (Viva) allora c’è la manifestazione della Fede da una parte, e,
dall’altra, il desiderio di eternità che vive in ognuno e dà speranza al cammino
di un popolo.
C’è chi ha scritto che: “Nel nostro mondo l'accidia non prende più il volto
della pigrizia, ma quello del lasciar fare, dell'abbozzare. Tanto, si dice:
"sono tutti uguali e migliorare è impossibile". Questo modo di ragionare evita
costantemente di mettere in questione la propria condotta. L'accidioso non sa
faticare. Soprattutto non si sa dedicare. Nel nostro tempo vi sono uomini che
non sanno coltivare a lungo neppure un amore. Dicono: che noia!”
Non possiamo certamente rassegnarci alla deriva della noia che sta portando alla
“globalizzazione dell’indifferenza”.
Nella memoria dei Santi Patroni c’è l’antidoto a tutto questo perché in essa c’è
un fermento, un enzima rigenerante che è dentro la nostra storia, appartiene
alla nostra vita, va raccolto nella sua integrità e nella sua potenza
vivificante. In questo modo resteremo e cresceremo Popolo ed eviteremo di
diventare massa, pedine di un ingranaggio; soprattutto re-agiremo alla
globalizzazione dell’indifferenza che rende tutto informe e incolore, e
attiveremo la globalizzazione della solidarietà che sa accogliere e valorizzare
le differenze e renderle risorsa per un’umanità rinnovata.
La mostra d'arte sacra "In me vive", che quest’anno presentiamo, racconta i
Santi Patroni nella vita e nella storia del nostro Popolo. Debbo ringraziare
quanti, adoperandosi per la sua progettazione e per l’allestimento,
gratuitamente, con intelligenza e competenza, ci fanno un così grande dono.
In modo particolare, ringrazio gli artisti contemporanei e gli studenti del
Liceo artistico di Termoli che hanno letto e raccontato con la loro specifica
sensibilità e genialità il rapporto del nostro Popolo con i Santi Patroni,
Basso, Pardo, Timoteo e i Martiri Larinesi.
11 luglio 2015, festa di san Benedetto, Patrono D’Europa
+ Gianfranco De Luca - Vescovo