BLOG FONDATO NEL GIUGNO DEL 2000
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Un viaggio nella cultura non ha alcuna meta: la Bellezza genera sensibilità alla consapevolezza.

Luigi Sorella (blogger).
Nato nel 1968.

Operatore con esperienze professionali (web designer, copywriter, direttore di collana editoriale, videomaker, fotografia digitale professionale, graphic developer), dal 2000 è attivo nel campo dell'innovazione, nella comunicazione, nell'informazione e nella divulgazione (impaginazioni d'arte per libri, cataloghi, opuscoli, allestimenti, grafiche etc.) delle soluzioni digitali, della rete, della stampa, della progettazione multimediale, della programmazione, della gestione web e della video-fotografia. Svolge la sua attività professionale presso la ditta ARS idea studio di Guglionesi.

Come operatore con esperienza professionale e qualificata per la progettazione e la gestione informatica su piattaforme digtiali è in possesso delle certificazioni European Informatics Passport.

Il 10 giugno del 2000 fonda il blog FUORI PORTA WEB, tra i primi blog fondati in Italia (circa 3.200.000 visualizzazioni/letture, cfr link).
Le divulgazioni del blog, a carattere culturale nonché editoriale, sono state riprese e citate da pubblicazioni internazionali.

Ha pubblicato libri di varia saggistica divulgativa, collaborando a numerose iniziative culturali.

"E Luigi svela, così, l'irresistibile follia interiore per l'alma terra dei padri sacra e santa." Vincenzo Di Sabato

Per ulteriori informazioni   LUIGI SORELLA


8/11/2013 ● Scuola

Arriva dimensionamento ad uso e consumo degli amminitratori e non degli studenti


  Sergio Sorella ● 1235


In questi giorni si moltiplicano le prese di posizione sulla riorganizzazione della rete scolastica. Manca la riflessione su cosa si è fatto per dare una buona scuola pubblica agli studenti molisani. Il recente D.L. 104/13 approvato in via definitiva dal Parlamento stabilisce, tra l’altro, che a partire dall'anno scolastico 2014/2015 il ministro dell’Istruzione, previo accordo in Conferenza Unificata, definirà i criteri per il contingente dei dirigenti scolastici e dei DSGA, nonché per la sua distribuzione tra le Regioni, che autonomamente faranno il dimensionamento scolastico sulla base di questo accordo. Dunque, nei prossimi mesi ci sarà una ulteriore definizione delle modalità di riorganizzazione della rete scolastica.

Tuttavia la discussione in regione, nonostante le sollecitazioni fatte dalla FLC CGIL a tutti i soggetti interessati, si è avvitata sulla sopravvivenza di qualche istituzione scolastica in un comune piuttosto che in un altro. La scuola militante e delle professionalità non è stata coinvolta. Di nuovi indirizzi, di percorsi relativi all’offerta formativa territoriale, di poli scolastici, di istruzione secondaria organizzata orizzontalmente, non si è discusso. Non si è discusso di contenuti, di legge regionale sull’istruzione, di servizi integrati, di reti di trasporti, di come variare e qualificare l’offerta formativa territoriale.

E’ rimasto il solito tema: l’amministratore che mette la bandierina sulla presenza nel suo comune dell’istituzione scolastica. Vari questuanti sono andati a chiedere l’obolo, indifferenti ai richiami al senso di responsabilità. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Si confermano 9 istituti omnicomprensivi sui 91 esistenti in tutta Italia. Un fatto che blocca qualsiasi organizzazione seria del servizio scolastico. Con quello di Campomarino dove c’è un Istituto Professionale praticamente estinto. O con un Omnicomprensivo a Riccia senza il Liceo scientifico. E’ meglio distinguersi! Assurdità incredibili che sarebbero risibili se non fossero fatte sulla pelle degli studenti, del personale docente ed Ata. Ci si disinteressa dell’aggregazione orizzontale nel primo ciclo d’istruzione con la conseguenza che nei centri maggiori, ad es. a Termoli, un alunno per fare il primo percorso di studi dovrà iscriversi a tre scuole diverse! Si continua ad aggregare senza considerare i servizi che i comuni hanno insieme, ad es. Oratino che ha un rapporto con Baranello è stato aggregato a Ripalimosani. Nessuna attenzione alla specificità delle minoranze linguistiche. Si è voluto pescare a macchia di leopardo per tenere in piedi qualche istituzione scolastica ad es. Petacciato ed in provincia di Isernia, dove si assiste alla farsa della dirigenza a Castelpetroso, che non ha plessi agibili e fa scuola sotto il Santuario! Solo per citare alcuni casi tra i tanti più volte evidenziati.
Così le linee guida della regione risultano carta straccia. Avranno il coraggio il Consiglio e la Giunta regionale di modificare le proposte fatte dalle due province in palese contrasto con quanto deliberato? O perderanno anche questa volta l’occasione di dimostrare che il diritto all’istruzione è garantito dalla Costituzione e non può essere condizionato da beghe tra amministratori. Ci auguriamo di sbagliare pensando che non avranno questo coraggio.

Cartellone




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