14/4/2011 ● Cultura
Dopo oltre 40 anni, a settembre tornerà il trittico rinascimentale con S. Adamo
Per l'annuncio scelti, non a caso, la "Settimana della Cultura" e un luogo simbolico per la comunità di Guglionesi: la cripta romanica della chiesa di Santa Maria Maggiore, dove il 3 giugno del 1102 furono deposte le reliquie del santo Patrono.
“A settembre vi riconsegneremo il vostro trittico”. Con tale annuncio,
nella “Settimana della Cultura” del Ministero dei beni culturali, la
dott.ssa Lucia Arbace (soprintendente del MiBAC dell’Abruzzo e de L’Aquila) ha
esordito nell’incontro culturale dal titolo “Rinascimento adriatico: pittori
venuti dal mare”, svoltosi il 13 aprile nella suggestiva cripta romanica
della chiesa di Santa Maria Maggiore a Guglionesi.
Dunque, dopo oltre quarant’anni, a settembre 2011 tornerà a Guglionesi il
capolavoro rinascimentale di Michele Greco da Valona, la “Madonna con Bambino tra
i santi Giovanni Battista e Adamo di Guglionesi”.
Nell’introduzione all’incontro, il vicario generale della diocesi di
Termoli-Larino, il reverendo don Gabriele Morlacchetti, ha sottolineato la
proficua e reciproca collaborazione svolta, in questi anni, tra la Parrocchia di
Santa Maria Maggiore e la Soprintendenza ai beni culturali e artistici del
Molise, nel tutelare e valorizzare le opere del patrimonio sacro molisano, del
quale Guglionesi ne offre una ricca testimonianza culturale.
Il soprintendente del MiBAC del Molise, il dott. Daniele Ferrara, ha illustrato
il percorso che sta conducendo, in prima persona, nell’ambito della
valorizzazione dell’opera in fase di restituzione. “Già qualche mese fa –
ha ricordato Ferrara – abbiamo presentato un libro, dal titolo “Rinascimento
in Molise”, che illustra, tra le tante citazioni, le opere artistiche di
Guglionesi in riferimento al periodo e al territorio considerato, e in
particolare l’attività di Michele Greco da Valona tra Vasto e Guglionesi. Ora
abbiamo il compito di proseguire sulla strada della valorizzazione, con il
coordinamento delle soprintendenze dell'Abruzzo e del Molise. Penso ad una
mostra delle opere, da programmare già nella prossima estate tra Vasto e
Guglionesi”.
“L’opera di Michele Greco da Valona – ha illustrato il soprintendente de
L’Aquila, Lucia Arbace – mostra un rinascimento danzante, quasi eccentrico,
tanto eccentrico da far lievitare il gusto artistico dell’epoca, prodotto e
riprodotto da questi “artisti di frontiera”, come amo definirli in un altro
modo, cioè pittori che provengono da vari modelli di esperienza culturale
nell’ambito del movimento artistico meglio conosciuto come rinascimento
adriatico”.
Un recente scambio culturale tra le soprintendenze del Molise e dell’Abruzzo ha
determinato l’intesa sulla restituzione dell’opera di Guglionesi esposta, per
molti anni, al Museo Nazionale d’Abruzzo, e che sarà restituita entro il
prossimo mese di settembre. “Dopo le vicissitudini del terremoto – ha
dichiarato Lucia Arbace – non è facile staccarsi dalle opere che hanno fatto
e scritto la storia del Museo Nazionale d’Abruzzo, affinché il patrimonio
artistico della città de L’Aquila non appaia una preda senza alcuna tutela agli
occhi degli stessi abruzzesi. Mi auguro che la restituzione a Guglionesi
dell'opera possa divenire un momento di festa, un momento in cui la sinergia
culturale tra l’Abruzzo e il Molise sia amplificata da un interesse comune nella
valorizzazione del patrimonio e dunque dell’intero territorio interregionale. In tal senso,
fino a maggio, nel castello di Celano, dove si conservano le opere del Museo
Nazionale d’Abruzzo, attualmente in ricostruzione dopo il sisma del 2009, c’è un
mostra che espone anche il trittico di Guglionesi. Altre opere sono attualmente esposte a
Trento (al castello del Buonconsiglio), nell’ambito della mostra “Antiche
madonne d’Abruzzo. Dipinti e sculture lignee medioevali dal Castello
dell’Aquila”, un patrimonio ancora ignoto per certi versi, tanto che illustri
studiosi hanno recensito la mostra con enorme stima”.
Dora Catalano, storica dell’arte, ha riproposto il suo intervento sul tema del “Rinascimento
adriatico”, confermando le sue perplessità, da illustre studiosa in materia,
sull’attribuzione a Michele Greco da Valona dell’opera datata al 1508 e non
firmata (“Madonna con Bambino, tra i santi Pietro e Paolo”). “Sarei
felice – ha confessato la dott.ssa Catalano – che il trittico del 1508
non fosse un’opera uscita dalla mano del nostro pittore, perché si aprirebbero
altri orizzonti culturali sul movimento della pittura rinascimentale nel
contesto dell’adriatico. E Guglionesi avrebbe un’altra testimonianza di rilievo”.
Per Guglionesi sta per concludersi la lunghissima missione di reintegro di una
delle opere artistiche più importanti del proprio patrimonio cultuale e
culturale. Ma sta per aprirsi la fase più critica, cioè la valorizzazione
dell’opera stessa. Intanto bisogna, con il cuore in mano, ringraziare
l’Abruzzo e la città de L’Aquila per la grande sensibilità mostrata nella
disponibilità alla restituzione, in particolare riconoscere la straordinaria
veste culturale di tutela che l’opera di Guglionesi ha indossato nel Museo
Nazionale d’Abruzzo. Personalmente, ho visitato in varie circostanze la pinacoteca
del museo de L’Aquila dove l’opera è stata ammirata dagli studiosi e dai
visitatori. Fino all’evento del terremoto la “Madonna con Bambino tra i santi
Giovanni Battista e Adamo di Guglionesi” si trovava protetta nel cuore del
Castello spagnolo. Nella sala più bella della pinacoteca. Al centro della sala.
Ricordiamocelo, da guglionesani concretamente amanti della Cultura.