22/2/2007 ● Eventi
Chi vincerà il Carnevale di Guglionesi? Beh, ha vinto…
Grande attesa per la classifica finale che decreterà il vincitore dell’edizione 2007 del Carnevale di Guglionesi. Candidati al primo posto sono i due carri più elaborati tecnicamente, cioè quelli che hanno mostrato soluzioni tecniche tali da fare invidia ai grandi eventi (Viareggio e Putignano, per esempio): “L’indulto” e “Tom and Jerry”. Per la verità c’è la “sorte” che li accomuna: “L’indulto” con l’efficace rappresentazione di Romano Prodi sembra un argomento svanito in questi giorni, viste le dimissioni rassegnate dal Presidente del Consiglio dopo il risultato al Senato, proprio nel giorno delle “Ceneri” (qualcuno sventolava i cartelli “Carnevale è finito, Prodi vattene”); “Tom”, l’imponente ed artistico gatto, può non cambiare il suo destino anche durante un Carnevale. Infatti, non riuscendo a prendere mai il topo Jerry, può darsi che la vittoria sia una parodia del tema stesso: Tom ancora …a bocca asciutta! Ma siamo pronti a considerare una eventualità (è solo un'ipotesi di Fuoriportaweb!): l’“ex aequo” tra i due carri allegorici, il che, regolamento alla mano, significherebbe un’estrazione a sorte che “è, storicamente, parte integrante del carnevale” poiché “la sorte in molti casi è il migliore dei giudizi” (cfr. Palio di Siena, con l’estrazione dei cavalli). Tuttavia un grande plauso va a tutti i partecipanti e gli organizzatori e, al di là dell’effimera posizione in classifica, tutti sono stati illustri partecipi di una manifestazione ben riuscita. A tal proposito è stato realizzato un cortometraggio dal titolo “Colori dentro una maschera” (durata 48 minuti) sul backstage della preparazione dei carri, una coproduzione Comune di Guglionesi e ARS idea studio, con l’obiettivo di documentare l’immensa e straordinaria partecipazione alla costruzione dei carri allegorici. Si legge nella nota di presentazione del documentario: “Il Carnevale di Guglionesi, come quello di tante altre realtà, è un momento di festa e un’esplosione di colori da vivere insieme a tutta la propria comunità, dentro il ruolo di una maschera più o meno divertente. La costruzione del carro allegorico, nella sua realizzazione tecnica ed artistica, vede comitive di amici operare a ritmo frenetico, talvolta in situazioni disagiate. L’obiettivo condiviso è quello di “illuminare gli occhi della gente, specialmente gli occhi dei bambini”, come sostiene uno dei personaggi più attivi nel cortometraggio, lo standatore.”