5/12/2010 ● Politica
Lucarelli (GNC): replica agli anonimi iscritti del PDL di Guglionesi
AGLI ANONIMI ISCRITTI DEL PDL DI GUGLIONESI
Per capire e valutare il contenuto della lettera indirizzata ai “Cari concittadini” di Guglionesi è sufficiente che gli stessi concittadini si chiedano:
• dove hanno vissuto e vivono questi iscritti ? Sono di Guglionesi? Come fanno ad avere dubbi sull’appartenenza al centro destra, addirittura, del Sindaco e del Vicesindaco che più volte e con grande successo si sono candidati alle Provinciali , alle Comunali e anche alle Regionali. Gli stessi hanno anche rivestito cariche a livello provinciale e non solo nei partiti di centro e di destra in cui hanno militato e militano.
• dove hanno vissuto e vivono questi unici rappresentanti del centro destra, unici iscritti guglionesani, secondo loro, del PDL per ricavare quelle conclusioni sul modo di amministrare della maggioranza? Mai visti in Consiglio Comunale e probabilmente nemmeno frequentatori del sito istituzionale del Comune (www. Comune.guglionesi.cb.it), dove, cosa rara in tutta Italia, trovano delibere e determine per intero. Da parecchie frasi della loro lettera appare evidente come si faccia ricorso alle valutazioni del PD locale col quale, pur di fare il bene del centro-destra, auspicano convergenze.
Mi viene quasi da pensare che questa insistenza nel volere prendere visione delle nostre tessere nasconda il timore che, appena si procederà alle elezioni per i vari livelli del PDL, si trovino in minoranza anche nel partito.
Personalmente invierò copia della lettera ai dirigenti provinciali e regionali del Partito perché diano la giusta valutazione sia della lettera che dei comportamenti complessivi: anche in vista di sostituzioni necessarie negli organigrammi per i recenti abbandoni dei futuristi.
Per questo chiedo, fin da ora e con forza, che sia dato giusto riconoscimento a Guglionesi e a qualche uomo della Giunta Antonacci.
P.S:
Chiedo se Vincenzo Rossi, unico rappresentante di Guglionesi tra i dirigenti del PDL, condivide o meno il contenuto della lettera.
Tutto questo, naturalmente, sempreché gli iscritti anonimi non siano degli infiltrati.
Di fronte al dubbio che potevano non essere gli unici iscritti avrebbero fatto bene a firmare la lettera: coraggio!