4/12/2010 ● Politica
PDL-Guglionesi: Comune, maggioranza al culmine di grave crisi politica e amministrativa
Cari concittadini,
l’attuale maggioranza al comune di Guglionesi, uscita vincitrice dalle elezioni
del 2008 con pochissimi voti di scarto, è al culmine di una grave crisi politica
e amministrativa.
Riteniamo che l’attuale situazione sia non solo il frutto di una intrinseca
debolezza scaturita dal risultato elettorale, che ha visto la comunità
guglionesana dividersi equamente fra le tre liste in campo, ma sia soprattutto
conseguenza della natura della lista vincitrice, tenuta insieme da un collante
debole teso unicamente alla vittoria elettorale.
Dopo due anni di governo risulta agli occhi di tutti che l’attuale maggioranza,
a dispetto dei proclami di “orgogliosa appartenenza al centro-destra”, non si è
posta come credibile alternativa a quella uscente. Il sindaco e la sua compagine
ha di fatto dimostrato di non possedere gli strumenti politici culturali, tanto
meno capacità amministrative, per tracciare una discontinuità richiesta a piene
mani e inequivocabilmente dalla nostra comunità , visto il risultato delle
ultime consultazioni comunali.
Durante questi due anni il debole collante si è sfaldato, i tratti irruenti da
curva sud che lasciano il passo ad ogni tentativo di dialogo costruttivo, gli
interessi personali nonché la scarsa propensione ad operare per il bene comune
hanno preso il sopravvento e hanno lasciato una scia lastricata da dissensi e
abbandoni non solo da parte di componenti importanti della maggioranza, ma anche
di interi settori dell'opinione pubblica guglionesana che in un primo momento vi
avevano riposto fiducia.
E’ appena il caso di ricordare il nostro forte dissenso sulle scelte scellerate,
all’insaputa dei cittadini, per l’eolico selvaggio che ha di fatto consegnato
alle lobbies dell’energia l’intero territorio del nostro comune in cambio di un
“piatto di lenticchie”, pregiudicando qualsiasi tipo di sviluppo agricolo ed
agro-turistico che rappresentano le vere vocazioni del nostro territorio. La
continuità di questa svendita è nei fatti ed è percepibile dal filo rosso
(mondezza - energia) che lega l’approdo del business dei rifiuti al business
dell’eolico selvaggio. Tali scelte, come ha affermato di recente anche il
ministro Giulio Tremonti, garantiscono l’arricchimento di poche persone prive di
scrupoli e l’impoverimento di intere comunità sia da un punto di vista
ambientale che della salute pubblica, minando ogni prospettiva di sano sviluppo.
Non è bastato quindi autoproclamarsi soggetto politico di centro-destra,
peraltro in mancanza di appartenenza formale ai partiti di riferimento, per
essere alternativi all’esperienza precedente. Ci chiediamo chi degli attuali
amministratori sia formalmente iscritto ad un partito del centro destra?
Si sono intenzionalmente ripercorsi gli stessi metodi e le stesse pratiche
finalizzate unicamente al consolidamento del potere. Abbiamo infatti assistito
alla riproposizione dell’intreccio privilegiato di poche imprese amiche nella
gestione dei servizi e degli appalti, peraltro caratterizzati da percentuali di
ribassi risibili, all’odiosa riproposizione del dualismo amico-nemico negli
incarichi e nei rapporti con la sociètà civile e con gli altri soggetti
politici.
Noi pensiamo che la differenza la fanno gli uomini, la loro storia, il loro
impegno professionale nella vita quotidiana, la loro formazione e la loro
educazione al bene comune. In tal senso salutiamo con favore la costituzione del
gruppo “Per Guglionesi”, in cui sono confluiti i tre consiglieri comunali di
centro-destra che più si sono distinti nel contestare i metodi ed i
comportamenti della tolda di comando della loro ex maggioranza, sancendo di
fatto il passaggio all’opposizione e la conseguente certificazione del carattere
ormai minoritario e residuale della compagine che testardamente resta
abbarbicata alle poltrone.
Come iscritti al PdL, quindi chiaramente collocati nel centro-destra, riteniamo
che l’attuale paralisi amministrativa stia seriamente danneggiando l’intera
comunità guglionesana, che avrebbe diritto, in questo momento di grave crisi
economico-finanziaria, a ben altra attenzione.
Per quanto affermato siamo disponibili a raccogliere le sfide e il confronto
auspicato da più parti, ma questo confronto a nostro avviso deve coinvolgere
l’intera cittadinanza e ogni sua forma di organizzazione; deve essere
caratterizzato da un netto solco discriminante che affronti esclusivamente
problematiche centrate sugli interessi della comunità.
Riteniamo che tra i temi da affrontare siano i seguenti:
- la questione ambientale;
- un’attenzione ai ceti che più stanno soffrendo gli effetti della crisi
economica e finanziaria globale;
- la facilitazione alla costituzione di nuove imprese e all’innovazione di
quelle esistenti;
- la questione agricola: con la valorizzazione della catena corta delle
produzioni e il turismo rurale; la promozione dell’associazionismo vero per
rispondere alle sfide dei mercati; le facilitazioni di circuiti finanziari di
innovazione e di sviluppo;
- l’industria di trasformazione: costituzione di centri decisionali per le
politiche industriali in seno al mondo agricolo.
Temi che portano al centro la nostra comunità in un contesto territoriale che
presenta enormi potenzialità di sviluppo futuro.
GLI ISCRITTI AL POPOLO DELLE LIBERTA’