24/11/2009 ● Eventi
Sisma L'Aquila, geologi: capoluogo abruzzese sprofonda di 20-30 centimetri
"L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in sigla Ingv, ha ricostruito i primi 10 secondi del terrificante terremoto che ha colpito L’Aquila e i paesi del cratere sismico. Pensate che in soli 10 secondi la faglia che ha scatenato il terremoto si è rotta due volte, la prima è avvenuta in corrispondenza proprio dell’Aquila e l’ha fatta letteralmente ed incredibilmente sprofondare di 20 – 30 centimetri, la seconda l’ha spinta verso l’alto mentre distruggeva gli abitati di Onna e Paganica. La presentazione dello straordinario evento sismico è stato presentato oggi a Napoli durante il convegno: ”Costruire e conservare in area sismica” organizzato dall’ordine dei geologi della Campania. Il geologo Claudio Chiarabba, che ha presentato i dati, ha tra l’altro affermato:” E’ la prima volta che la catena di eventi di un terremoto viene ricostruita in modo così completo e in tempo così breve. Basti pensare – ha proseguito lo studioso – che per ricostruire la sequenza di un terremoto del 1980 in Irpinia ci sono voluti 10 anni”. I geologici dell’Ingv sono inoltre riusciti a identificare e isolare ben 12.000 terremoti avvenuti nelle due settimane successive al 6 aprile ed a questo proposito è stato detto:” I terremoti sono eventi continui, e di conseguenza è molto difficile riuscire a isolarli, ma abbiamo potuto farlo utilizzando procedure automatiche. E’ un risultato che non ha precedenti al mondo”. Una ricostruzione che fa venire i brividi se si pensa soltanto che alla prima rottura della faglia la città dell’Aquila è sprofondata, con un vasto circondario per circa 20 – 25 centimetri e che, con la seconda rottura della faglia, è stata sollevata con la conseguente distruzione della frazioni di Onna e Paganica. Tutto questo è stato dimostrato scientificamente e senza ombra di errori visto che l’isolamento del sisma aquilano è stato... (continua su www.pressonweb.org).