26/10/2022 ● Politica
Meloni, il capolavoro della Sinistra
La fiducia ottenuta alla Camera dei Deputati dal Presidente dal Consiglio dei
Ministri, l’on. Giorgia Meloni, appare sempre più a trazione delle politiche di
Destra: «La rotta è tracciata!» (Giorgia Meloni)
Lasciando il dibattito formale sui “diritti” agli intellettuali e ideologi di ogni
fronte, una rapida constatazione merita l'invocazione “impresa e lavoro”.
Si tratta di una "variante della Destra”, per adesso solo intenzionale, di
probabile riparo del motore produttivo dell’Italia, l’impresa che ha
registrato la più grande devastazione negli ultimi anni con l’eccessiva
“soppressione” soprattutto del “piccolo settore”, in particolare il
soffocamento del servizio di prossimità “sotto casa”, l’impresa di famiglia che
si produce un lavoro e genera, dunque, ricchezza anche per la collettività.
«Lo Stato dà un posto. L'impresa privata dà un lavoro», ammoniva Indro
Montanelli.
La “fuga verso il posto statale” è stata la condizione di sudditanza di una
certa politica italiana, che appare sempre più distante dalle istanze delle
famiglie e dalla competitività generata proprio dalla globalizzazione. È
stata rivitalizzata, anche per oggettive difficoltà di sussistenza, la
predisposizione delle famiglie italiane verso il mito di un “posto statale”,
con molti nuclei familiari in tutti i propri componenti impiegati presso lo
Stato. Ci si chiede: come modello di società?
Altre politiche di sostegno al lavoro, più recenti, pur come misura protettiva
contro le povertà, hanno tuttavia sottratto energia alla produttività, in
particolare il “reddito di cittadinanza”, talvolta speculato anche come consenso
elettorale: «Il reddito di cittadinanza – ha sostenuto il Cardinale
Mattia Maria Zuppi, Presidente della Conferenza Episcopale Italiana – è stato
percepito da 4,7 milioni di persone, ma raggiunge poco meno della metà dei
poveri assoluti. Una cosa che mi ha colpito, e speriamo che il governo sappia
affrontarla con molto equilibrio».
Forse anche così nasce Giorgia, nella contraddizione di un privilegio
tra “posto e lavoro”, culturalmente radicato in quelle politiche
progressiste prive di salvaguardia delle nuove generazioni: «Mi rifiuto di
lasciare i nostri figli con un debito che non potranno ripagare” (Barack Obama).