10/5/2022 ● Agricoltura
SOS Agricoltura
Dopo ben 13 anni, sfortunatamente, quanto preventivato dal Comitato spontaneo
agricolo "Uniti per non morire" si è verificato. I tanti "soloni" politici e
non, che prima lo deridevano, oggi affermano e puntualizzano quelle stesse
strategie che proponeva. E' proprio il caso di dirlo: "Nemo propheta in patria".
Lungimiranza? No. Solo realtà vista però, giorno per giorno, ma da vicino.
Le imprese agricole sono alla canna del gas, è proprio il caso di dirlo. Nelle
famiglie coltivatrici rabbia, disperazione e preoccupazione crescono sempre di
più. I tanti proclami governativi, regionali e nazionali, se questa è la realtà,
hanno fatto ben poco. Se non si applicano strategie concrete atte a calmierare
questi rincari altissimi dei fertilizzanti, gasolio, etc, che stanno
pesantemente impattando sui costi di produzione delle aziende agricole nazionali
spinte al limite della sostenibilità, il rischio di interruzione è evidente.
Forse non tutti sanno che le produzioni agricole, le stesse filiere alimentari
sono sotto la speculazione degli anelli forti della catena. E mentre gli "altri"
pensano (??) sul da farsi, i produttori muoiono a causa dell'indebitamento che
cresce sempre più.
A questo quadro a tinte fosche del presente, impossibile per andare avanti, si
unisce anche il mancato potere contrattuale. Tutto ciò per puntualizzare che se
l'azienda si ferma non è detto che in un prossimo futuro possa ripartire.
Deve essere reso democratico e trasparente il processo di redistribuzione del
valore che paga il consumatore finale!
Gli agricoltori, da sempre, checché altri possano dire, come categoria hanno
poco peso politico-sociale ed ancora di più, oggi non hanno alcuna garanzia al
reddito.
Serve un Coordinamento di emergenza nazionale sull'Agricoltura per rivedere le
politiche insufficienti finora applicate ed un "Patto di sistema" che incentivi
aggregazione, promozione, sviluppo dell'economia contrattuale, contrasto delle
pratiche commerciali sleali ed operatività piena e trasparente tra
produttore-GDO-consumatore.
E' l'unico modo per affrontare il problema con misure immediate e concrete e
combattere così questo stillicidio economico, questa morte lenta, che sta
facendo chiudere i battenti a tante aziende agricole.
Caso contrario, ci si può dimenticare il raggiungimento di standard di
sostenibilità degni del tanto propagandato Green Deal Ue.